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SBK, Laverty: con la Panigale V4 potrei battere Rea

L'irlandese del team Aprilia ha una opzione Honda per il 2019: "ma io voglio la Ducati, mi tengo attaccato al telefono per trovare un posto nel team ufficiale"

SBK: Laverty: con la Panigale V4 potrei battere Rea

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Anche in Irlanda splende il sole e, insolito ma vero, fa un caldo mai registrato prima. Eugene Laverty approfitta della lunga pausa estiva per riprendere fiato, godersi la quotidianità casalinga, continuando l’allenamento che lo porterà verso il test di Portimao, in programma il 23 di agosto.

Il pilota del team Milwaukee sta tornando in forma: “trascorro qualche settimana in Irlanda, mi alleno ogni giorno e fisicamente sto tornando alla normalità - svela - ho ancora piccoli problemi, ma è comprensibile dopo una ferita così grave. La mia preparazione è quella di sempre, devo continuare con la fisioterapia sulla parte destra per evitare ulteriori complicazioni, ma ho tutto sotto controllo”.

Il brutto incidente che Eugene ha rimediato a Buriram lo ha spezzato ma non piegato ed ora il numero 50 è cresciuto, al pari della sua moto: il lavoro che abbiamo fatto durante la pausa invernale è stato molto buono - continua - la RSV4 è migliorata tanto, ecco perché in gara 2 a Phillip Island avremmo potuto salire sul podio. Successivamente, in Thailandia mi sono fatto male e siamo stati costretti a ricominciare dal principio; quando sono tornato in sella il mio corpo non era ancora pronto allo sforzo richiesto dalla guida al limite, inoltre, la Pirelli aveva introdotto gomme nuove; ecco perché abbiamo cambiato completamente l’assetto della moto, impiegandoci tre round. Appena dopo, a Laguna Seca, abbiamo centrato il primo podio 2018 e ci siamo ripetuti a Misano. La mia moto mi piace: il motore Aprilia è molto buono, quest’anno è addirittura migliore rispetto allo scorso anno; il regolamento tecnico ci ha tagliato diversi giri in alto ma, alla fine, abbiamo una erogazione dolce e regolare, la potenza arriva in modo lineare alla ruota posteriore, l’accelerazione è eccellente, infine, la gestione elettronica è il punto forte della RSV4. Questa è sempre stata ad un ottimo livello e rappresenta la nostra caratteristica migliore”.

Come vedi le moto rivali?

“Includendo Johnny Rea e la sua ZX10-RR, io penso che le due Yamaha R1 siano attualmente le moto più competitive della griglia. La Kawasaki fa un lavoro fantastico ma la R1M ha un potenziale più alto, secondo me. La Ninja detiene il pacchetto più completo, tuttavia la Yamaha è la più competitiva del campionato”.

Non hai ancora una sella per il prossimo anno ed il team Milwaukee non ha rinnovato con Aprilia.

“Io dovrò sapere presto che moto disponibile avrà il team Milwaukee, per poi muovermi. Vedremo se passeranno da Aprilia a BMW. In seguito deciderò il da farsi. Sarebbe un peccato qualora si passasse da RSV4 a S1000RR, ci abbiamo messo un anno e mezzo per arrivare a questo punto di competitività con l’Aprilia”.

Hai alternative valide?

Sul tavolo ho una offerta Honda, che si aggiunge ad altre due opzioni che sto valutando; la mia scelta dipenderà dall’impegno e dal supporto che la Casa ha in programma per il team: erano partiti forte, poi Camier si è fatto male, ora stanno tornando competitivi ed hanno voglia di vincere. L’ultima affermazione fu di Nicky Hayden a Sepang nel 2016 e so che desiderano tornare in vetta. Sto anche considerando l’ipotesi di correre con il secondo team Yamaha; come detto, ora la R1 è la moto migliore del campionato, un eventuale secondo team sarebbe interessante per me, ma anche rischioso: una squadra al debutto in Superbike va incontro - inevitabilmente - a tante novità con i relativi problemi da risolvere”.

La terza opzione quale è?

“Ho parlato con il team Ducati Aruba, io penso che potrei battere Rea con la nuova Panigale V4 ufficiale. Adesso bisognerà vedere cosa faranno Davies e Melandri; se rimangono dove sono, sarà difficile trovare un posto per me nella squadra. Mi tengo attaccato al telefono per provare a trovare una buona sistemazione, cioè, un posto nel team ufficiale. So che posso essere forte con la nuova Panigale, ma è difficile convincere lo staff Ducati”.

Quindi, che scelta farai?

“La strada che portava in Kawasaki era chiusa in partenza, in questo momento la mia preferenza ricade sulla Ducati, L’importante è rimanere con una squadra che possa portarmi al successo. In Superbike ci sono tanti piloti forti e veloci, mancano i team dello stesso livello: l’Aprilia potrebbe ritirarsi e la Suzuki non partecipa al campionato, non è facile trovare una sistemazione adeguata”.

Laverty non ha ancora deciso quale sarà il suo 2019, anche se scarta a priori una improbabile possibilità:non tornerei a correre nel BSB - afferma deciso - ho dimostrato di essere competitivo nel Mondiale salendo due volte sul podio dopo il brutto infortunio, sono sicuro che rimarrò qui, vorrei finire il lavoro arrivando al top. I miei ottimi risultati conseguiti prima dell’estate hanno creato interesse nei miei confronti e sono sicuro che nel 2019 sarò in un team ufficiale”.

 

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