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MotoAmerica, Anche le Superbike Classiche in pista a Sonoma

In California rivedremo moto a sella bassa e manubrio alto, progenitrici delle attuali derivate di serie. Un ritorno al passato, una buona idea per il futuro

MotoAmerica: Anche le Superbike Classiche in pista a Sonoma

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Non solo moto carenate a Sonona. Nel prossimo weekend i fans americani potranno vedere in pista le cosiddette “classiche”, ovvero, le motociclette che hanno aperto l’epopea Superbike, le derivate di serie dalle quali sono state evolute - negli anni - veri e propri mezzi da competizione, attualmente piuttosto lontane dal prodotto stradale ed assai costose.

Proprio negli USA nacque tutto: piloti del calibro di Wes Coleey, Eddie Lawson, Kevin Schwantz, Yvon Duhamel, Fred Merkel e Wayne Rayney si misuravano - senza esclusione di colpi - in sella a motociclette dalla sella basse e con manubri alti; la tabella portanumero frontale distingueva ogni protagonista, i motori erano scoperti e, tutt’ora, questi modelli vintage dallo stile naked coprono una buona fascia di mercato e piacciono agli appassionati; curate in ogni dettaglio, tecnologiche e veloci come tante supersportive, più facili e comode, meno estreme da guidare.

Tra un turno di prove e l’altro delle varie Superbike, Supersport, Superstock, i piloti della CSRA (Classic Superbike Racing Association) disputeranno le libere, le qualifiche e la gara domenicale completerà il programma con 20 giri della pista di Sonoma.

Oltre 20 le Superbiike classiche d’epoca iscritte: Honda, Kawasaki, Suzuki, Ducati, Bmw e Moto Guzzi lotteranno davanti al pubblico californiano:non vedo l’ora di ammirare le moto classiche in azione - ha detto Wayne Rayney, che conosce bene quel tipo di moto - i nostri giovani fan potranno notare le differenze delle moto di una volta con quelle di oggi, i nosti fan più esperti potranno ricordare la loro gioventù”.

Una considerazione aggiuntiva va fatta: moto classiche d’epoca a parte, riportare in pista le “scarenate” - dette anche “naked” - non sarebbe una cattiva idea, anzi: come suggerito più volte dal Decano, questi modelli vantano numeri di vendite più notevoli rispetto alle supersportive, sono più economiche, la gente le vede e riconosce per strada. Sarebbe una alternativa od un complemento ad una Superbike che, al momento, interessa davvero poco al pubblico pagante.

 

 

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