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MotoGP, Pianeta Rosso: Dovizioso e Lorenzo piegano Marquez, Rossi 4°

A Brno è doppietta Ducati, con Andrea primo e Jorge secondo, la Honda di Marc completa il podio. Valentino resta secondo in classifica con la migliore Yamaha

MotoGP: Pianeta Rosso: Dovizioso e Lorenzo piegano Marquez, Rossi 4°

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Il weekend di Brno si è concluso con un “crescendo rossiniano” della Rossa di Borgo Panigale che completa l’opera iniziata durante le prove libere, continuata piazzando Dovizioso in pole, finendo in grande doppietta, grazie ad Andrea - primo, al suo secondo successo stagionale - affiancato sul podio da Jorge Lorenzo, davvero in forma e vicino alla Desmosedici numero 04, che poteva anche battere, se non avesse perso tempo e risorse nel duello con Marquez.

Primo posto meritato quello di Dovizioso - l'unico rivale in grado di contendere a Marquez il titolo nel 2017 -  arrivato attraverso il solito lavoro meticoloso fatto insieme ai tecnici Ducati, che hanno scelto due gomme dure; medesime soluzioni per Jorge, che voleva sconfiggere il compagno di squadra, dopo i reciproci battibecchi del pre gara: i due portacolori della marca bolognese si temono e stimano, questo sarà l’ultimo anno nella stessa squadra e, oltre a voler tenere il campionato aperto, Andrea e Jorge ne faranno da oggi in poi una questione d’onore e di orgoglio: io sono meglio di te, hai visto?

Chissà se i vertici Ducati non siano pentiti della scelta presa mesi fa: il maiorchino ha ormai la Desmosedici in mano, il forlivese ce l’ha da almeno una stagione e mezza e, in questa fase del campionato, la coppia più forte e completa è costituita proprio da loro; inoltre, osservando le prestazioni di Petrucci, Bautista, Miller e di Rabat (oggi scivolato, ma comunque veloce) le moto di Bologna sono le meglio assistite di tutta la griglia, un trend che ricorda quanto fatto vedere nelle folgoranti stagioni Superbike, quando le rosse factory e le private dominavano in lungo ed in largo. Inoltre, se osservate attentamente la foto di copertina, le Desmosedici sembrano su un binario, la Honda è di traverso; stili di guida differenti o moto più o meno stabili?

Nonostante non abbia vinto, Marc Marquez ha confermato di essere l’indiscusso numero uno in casa Honda: il sei volte iridato è l’unico che sfrutta al limite (a volte oltre) la RC 213V marcata HRC, perché Pedrosa, nemmeno oggi, ha tenuto il passo del compagno di squadra e pensa già alla meritata pensione, mentre Cal Crutchlow, autore di una ottima prova conclusa al quinto posto, non è riuscito ad acciuffare il podio. Morbidelli è entrato nei quindici con un tredicesimo posto, Nakagami non è ancora un top rider (vedremo se mai lo diventerà), Stefan Bradl ha fatto più danni della grandine, tra lentezza alla guida e lo strike al primo giro del Gran Premio. Per questi motivi, il terzo gradino del numero 93 ha ancora più valore, come la leadership in campionato che appare (per ora) salda e comoda nelle sue mani.

Il secondo in classifica, infatti, è di Valentino Rossi, il più titolato in pista, colui che a Brno firmò il primo successo in carriera, il pilota che - insieme a Max Biaggi - conta 7 vittorie in Repubblica Ceca. Malgrado questi impressionanti numeri, Valentino quest’anno non ha ancora alzato la coppa del vincitore, ed oggi il numero 46 è stato ancora una volta, il miglior pilota Yamaha in pista.

Canta e porta la croce Valentino, mentre gli altri piloti dei tre diapason faticano parecchio: Vinales, dopo i grossi scazzi con Forcada nel box ufficiale, non ha finito nemmeno un giro, ha collezionato uno zero, ed ha il morale sotto gli stivali. Zarco, settimo, non aveva il passo da podio, Syahrin ha preso un solo punto. I piloti vedono nella gestione elettronica il punto debole della M1, con le gomme consumate prima del previsto; da Iwata dovranno intervenire presto, il treno del Mondiale è più veloce che mai e chi si ferma è perduto.

In Suzuki questo lo sanno e, infatti, a Brno c’era anche Sylvain Guintoli, veloce collaudatore della più aggiornata GSX-RR. Gli ufficiali Iannone e Rins hanno riproposto i risultati delle qualifiche, il francese ha finito ben distante, provando in gara particolari nuovi che, nel test di domani, verranno affidati anche ad Andrea ed Alex. Dopo sprazzi più che brillanti e qualche podio, anche la Casa di Hamamatsu deve far lavorare meglio e di più il proprio reparto corse.

Ancora in salita la strada per Aprilia e KTM. A Noale arriva un punto con Aleix Espargarò, nessuno da Scott Redding. Pol Espargarò è stato trasportato al nosocomio (l’ospedale) per una brutta frattura rimediata nel warm up, Bradley Smith è volato tra i sassi nel ruzzolone iniziale e la marca austriaca - che tanto sta investendo nel Motomondiale - nella Classe Regina non raccoglie alcun frutto; vedremo se la scelta di Poncharal e di Zarco di passare da Yamaha a KTM si rivelerà azzeccata. Per ora il dubbio c’è.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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