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MotoGP, Vinales in silenzio stampa sulla crisi con Forcada

Lo spagnolo soltanto 12°: "Per un errore al box ho dovuto usare la dura all'anteriore ed è stato impossibile fare meglio, il primo problema è l'assetto"

MotoGP: Vinales in silenzio stampa sulla crisi con Forcada

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Se dall’altro lato del box si può brindare, in casa Maverick Vinales i problemi non mancano. Tiene banco infatti la questione Ramon Forcada, con il capotecnico spagnolo (già sicuro partente a fine stagione) che oggi ha rincarato la dose scherzando sulla sua permanenza per le restanti gare del campionato. La situazione non sembra particolarmente sotto controllo, dato che nel classico incontro tra i giornalisti ed il 25 sono state vietate domande sulla questione, tra lo stupore generale.  

Con questi incipit non possono che risentirne le prestazioni in pista, dove Maverick è rimasto fuori dalla Q2 diretta lasciandosi andare ad un applauso ironico verso la sua squadra rientrato ai box. Successivamente ha dovuto quindi attraversare le forche caudine della Q1, per poi doversi accontentare della 12cesima piazza sulla griglia.

“In FP3 abbiamo commesso un errore riguardo alle gomme da usare – spiega - così dopo essere andato forte in Q1 con la media all’anteriore ho dovuto montare la dura non avendo un’altra media nuova e sperando che funzionasse visto il grande caldo, ma in realtà scivolava tanto e non è stato possibile fare meglio. Non penso alla situazione, sono concentrato sulla pista e sul lavorare al meglio sulla moto, che in questo weekend non è a posto come vorremmo"

L’occasione per emergere c’è ed è ovviamente la gara, ma lo spagnolo tiene i piedi ben piantati a terra conscio dei problemi ancora da risolvere

“Domani mattina proverò la morbida al posteriore. Ho bisogno di essere veloce all’inizio per superare più piloti possibili, cercando poi di gestire al meglio gli ultimi giri; il problema è più l’inizio che il fine gara e se riuscirò a controllare il degrado delle gomme potrei fare una buona prestazione, gli ultimi dieci giri saranno fondamentali. A prescindere da tutto ciò il problema è l’assetto, che è ancora molto lontano dall’essere ottimale e che dobbiamo aggiustare”.


 

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