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MotoGP, Pedrosa all'attacco, 1° davanti a Petrucci, 7° Rossi

FP2: terzo Bautista poi Syahrin, Dovizioso e Vinales, 9° Zarco, 10° Marquez, ma senza utilizzare la gomma soft, 15° Lorenzo

MotoGP: Pedrosa all'attacco, 1° davanti a Petrucci, 7° Rossi

Il secondo turno di libere a Brno esalta le qualità di Dani Pedrosa. Reduce da una prima parte di stagione complicata, lo spagnolo è uscito allo scoperto al pomeriggio, sfruttando la gomma soft per siglare il riferimento della sessione. Meglio di così non poteva andare a Dani, l’unico in grado di abbattere il muro dell’1’56 e bloccare il cronometro sull’1’55”976. Discorso opposto per Marc Marquez, che ha preferito utilizzare la gomma dura per l’intero turno, di conseguenza ecco spiegato il motivo del decimo posto a oltre sei decimi dalla vetta (+0.659).

Il sei volte iridato non ha avuto la necessità di rincorrere il tempo, rivelandosi già competitivo sul passo gara. Tornando alle posizioni di testa, il primo degli inseguitori è Danilo Petrucci (+0.123), staccato di poco più di un decimo alla vetta. Per l’occasione la Ducati del portacolori Pramac ha sfoggiato una nuova aerodinamica, che per certi versi ricorda il muso di una monoposto di Formula 1. Domani la utilizzeranno anche gli ufficiali Dovizioso e Lorenzo.

Al pomeriggio il forlivese ha accusato un distacco di due decimi (+0.242), dovendo quindi accontentarsi del quinto posto, addirittura quindicesimo il maiorchino, in ritardo di oltre un secondo dalla prestazione siglata dal connazionale della Honda (+1.299).Rimanendo in tema Ducati, spicca il terzo crono di Alvaro Bautista (0.168), seguito da un sorprendente Syahrin (+0.224). Giù il cappello per l’alfiere del team Tech3, il più veloce in sella alla Yamaha nella FP2, dal momento che Vinales non è riuscito ad andare oltre il quarto crono (+0.416), seguito a ruota da Valentino Rossi (+0.504). Il Dottore ha svolto lavoro comparativo al pomeriggio, incassando però mezzo secondo.

Soltanto nono invece Johann Zarco, il migliore al mattino, preceduto da Rabat, mentre Andrea Iannone rimane fuori dalla top ten per soli 17 millesimi. Per quanto riguarda le Aprilia, Aleix Espargarò non va oltre la 16^ piazza, seguito dalla KTM del fratello Pol, mentre 23° Scott Redding. Turno in salita anche per Franco Morbidelli, diciannovesimo con un ritardo di un secondo e mezzo.     


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