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MotoGP, Marquez: per imparare devo sbatterci la testa

Lo spagnolo non è tranquillo in conferenza: "La Yamaha migliora e 10 gare sono tante". Petrucci scherza con Rossi: "Mi organizzi tu l'addio al celibato?"

MotoGP: Marquez: per imparare devo sbatterci la testa

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Il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa piloti del giovedì ha aperto il weekend di Brno, che ospiterà la decima tappa della stagione 2018 MotoGP. Il primo a prendere la parola è stato Marc Marquez, leader di campionato con ben 46 punti di vantaggio da amministrare sul primo degli inseguitori, ovvero Valentino Rossi.

La prima domanda per il campione del mondo in carica ha riguardato il modo in cui ha passato questa pur breve pausa che ha preceduto di fatto la seconda parte di stagione. "La pausa estiva è stata bella come sempre - ha aperto Marquez - un momento bello per divertirmi e rilassarmi in compagnia".

La prima metà di stagione è stata da incorniciare per lo spagnolo, che non ha intenzione di mollare la presa sul titolo iridato.

"E' stata una prima parte di stagione molto positiva - conferma Marc - però abbiamo commesso qualche errore quindi possiamo ancora migliorare. Adesso è il momento di tornare in pista, e di ritrovare la stessa mentalità che abbiamo avuto nella prima parte di stagione. Speriamo di continuare su questa strada, ci siamo preparati al meglio per la seconda metà di campionato e adesso è il momento di tornare a correre". 

Nonostante il dominio, gli avversari in classifica non sono così lontani considerando che mancano dieci gare. Soprattutto Rossi e Vinales sembrano ancora in grado di impensierire Marquez nel cammino verso il titolo, come sottolinea il pilota Honda.

MARC MARQUEZ - BRNO 2018

"Sicuramente avere 46 punti di vantaggio è molto positivo per me - analizza il campione spagnolo -  però restano da correre dieci gare. E’ una stagione lunghissima, dobbiamo mantenere lo stesso approccio mentale, soprattutto perché i due piloti Yamaha sembrano andare più forte ad ogni gara, si avvicinano sempre di più. Alcuni sostengono che la Yamaha non sia competitiva, però sono secondo e terzo in campionato e questo significa che sono molto forti. Dobbiamo mantenere la stessa concentrazione di inizio stagione, ci saranno piste difficili. Cercheremo di gestire il vantaggio nel miglior modo possibile". 

L'appuntamento di Brno rappresenta la gara n°100 per lo spagnolo in MotoGP, un traguardo importante che però non sarà vissuto in modo particolare da Marc.

"Sarà una gara come le altre, ma sapere di aver già corso 100 GP in MotoGP significa che il tempo va veloce e bisogna godersi tutti i bei momenti che si hanno a disposizione. Sono un bel numero, spero di andare avanti parecchio".

Cento Gran Premi disputati in Top Class significano per Marquez tante vittorie ma anche alcune delusioni. Lo spagnolo ricorda in particolare un periodo preciso della sua carriera in MotoGP come il peggiore.

"Di errori ne ho fatti tanti, sono caduto molte volte. Ma forse il momento peggiore - ricorda il pilota Honda - è stata la prima parte della stagione 2015. Forse al Mugello o Montmelò, con le due cadute consecutive che mi hanno fatto perdere ogni possibilità di vincere quel campionato. In quel periodo tutti mi dicevano che dovevo andare cauto, che i punti erano importanti, ma io venivo da due titoli di fila e andavo sempre come nel Poker, in All- In: o tutto, o niente. In cento GP sono caduto moltissime volte, ed ho anche vinto molto. Ho imparato anche tante cose. E’ importante ascoltare gli altri, ma io ho la testa dura e imparo di più quando vado a sbattere contro il muro di persona".

Al momento della domanda proveniente dai Social, si scopre quale sia un sogno di Marc che riguarda il suo futuro in MotoGP: "Mi piacerebbe sapere di combattere all'ultima curva dell'ultimo giro di una gara MotoGP con mio fratello Alex".

Presente in conferenza, anche Maverick Vinales è reduce da una prima parte di stagione relativamente positiva, che lo ha visto migliorare di gara in gara. I due podi consecutivi di Assen e Sachsenring sono probabilmente il punto migliore da cui partire per costruire la seconda metà di campionato.

MAVERICK VINALES - BRNO 2018

"Siamo cresciuti, è stato importante capire sempre meglio la moto. Siamo migliorati di gara in gara e io mi sento sempre più forte. Arriviamo qui con tanta carica. Abbiamo tante cose da sistemare sulla M1, ma abbiamo una buona moto e se riusciamo a sistemarla possiamo essere competitivi".

Essere terzo in campionato in questo momento della stagione sembrava quasi un miraggio dopo i difficili test invernali, ma lo spagnolo ammette che il lavoro nel box Yamaha è stato costante e che la chiave per essere adesso non troppo lontano da Marquez sia stata quela di sfruttare ogni minima possibilità.

"Il punto è che abbiamo sfruttato la nostra moto al meglio. Dobbiamo progredire ancora e dopo potremo lottare per le vittorie. Sono molto contento del lavoro fatto dal mio box, dobbiamo proseguire su questa strada e sicuramente arriveranno anche le vittorie".

Come lo spagnolo della Yamaha, anche Danilo Petrucci può ritenersi pienamente soddisfatto della prima metà del 2018, che lo ha visto disputare la sua migliore stagione da quando corre in MotoGP, aprendogli di fatto le porte per la squadra ufficiale Ducati dal 2019.

"Io non avevo aspettative ad inizio stagione - spiega il Petrux -  ogni anno affronto le gare sperando di correre la migliore stagione della mia carriera. In questa stagione sono in linea con quello che pensavo di poter fare, perché è la mia migliore stagione in MotoGP. E’ stato un peccato lo zero di Assen, l’unico della stagione finora, ma poi in Germania ho recuperato punti, almeno alcuni, anche se ho perso il podio a due giri dalla fine".

Petrucci vuole chiudere in bellezza la stagione, prima di passare nel Team Factory di Borgo Panigale.

"Mi piacerebbe continuare a lavorare bene e chiudere il campionato nelle prime cinque posizioni. Sarebbe un bellissimo risultato essere il miglior pilota indipendente. Sono a pochi punti da Zarco e questo è positivo. Non so cosa aspettarmi da Brno, nelle ultime stagioni la gara si è corsa in condizioni miste asciutto bagnato. Sicuramente l’obiettivo è essere costantemente con i piloti di vertice e cercare di fare punti e lottare fino all’ultima gara".

L'italiano ha sempre indicato nel caldo uno dei peggiori nemici in pista, visto anche il suo maggior peso che finisce per stressare le gomme. Tuttavia in Germania il risultato ha dimostrato che le cose possono andare diversamente nonostante le alte temperature.

"Sicuramente potrei faticare di più di altri, perché con il caldo consumo le gomme più degli altri piloti. Ma anche al Sachsenring eravamo preoccupati di questo e abbiamo guidato piuttosto bene, riuscendo a gestire le gomme. Penso che il caldo qui a Brno sarà un problema, ma il lato positivo è che le condizioni sono uguali per tutti, dobbiamo farcene una ragione".

Nel 2018 è anche cambiato il metodo di lavoro di Petrucci con la Ducati. La scorsa stagione, spesso l'italiano era costretto a provare del materiale da passare in seguito agli ufficiali, perdendo anche diverse sessioni. Adesso la situazione è cambiata, come conferma lo stesso Petrux.

"La situazione nel 2017 era molto diversa - conferma Petrucci -  c’erano dei momenti in cui spesso dovevo fermare la moto durante le prove e qualche volta anche in gara. Quest’anno  è molto diverso, non mi sono mai fermato per problemi tecnici. Chiaramente abbiamo sempre qualcosa da provare, però questo vale anche per gli altri piloti ufficiali. Adesso è uno sviluppo svolto per la prestazione non per cercare altro".

Simpatico siparietto al momento della domanda proveniente dai Social, con un ipotetico matrimonio tutto organizzato in MotoGP per Petrucci.

DANILO PETRUCCI E VALENTINO ROSSI - BRNO 2018

"Il mio matrimonio? Penso di sposarsi il giorno dopo essere morto, quindi è un problema relativo per me! Lo farei celebrare a Carmelo (Ezpeleta, ndr) , mi rivolgerei ai piani alti. Don Carmelo. Invece per il testimone penso che chiederei a Simone Corsi, si è sposato da poco è allenato. Per organizzare l'addio al celibato non saprei". A questo punto è intervenuto Valentino Rossi per candidarsi nel ruolo di organizzatore dell'addio al celibato di un Petrucci molto divertito. 

Presente in conferenza anche Alvaro Bautista, che dopo un inizio zoppicante in questo campionato, sembra aver ritrovato la strada per la competitività correndo al Sachsenring la miglior gara dell'anno, premio di un lavoro di messa a punto sulla sua Ducati molto lungo e difficile che sta dando risultato.

"Sono cambiate molte cose sulla moto. Ho perso i test di Valencia e di Jerez,  ho iniziato a lavorare tardi sulla GP17, ed ho iniziato a lavorare sullo stesso assetto utilizzato dai piloti nella scorsa stagione. Questa è una moto che ha lottato per il campionato, e l’assetto era buono, ma non per me. A Jerez abbiamo deciso di cambiarlo in modo radicale e da quel momento in poi ho iniziato a sentirmi molto meglio in moto. Gara dopo gara, abbiamo fatto piccole modifiche che mi hanno aiutato ad andare sempre più veloce. Non penso di essere ancora al 100% del potenziale, ma sono contento di aver recuperato buone sensazioni con la moto.

Il futuro non è ancora definito per lo spagnolo, che ha però le idee molto chiare su quale sia la priorità per il 2019.

"Non sembra ci siano molti posti in MotoGP. Per adesso per me, non c’è nulla di chiaro. Prima di guardarmi altrove, dovrei prima capire se andrò via. Per ora fino a che ci sono posti liberi in MotoGP, cercherò di restare qui. Se dovessero finire i posti, penserò ad altro come la SB o la Moto2, ma fino a quel momento resterò concentrato per restare in MotoGP".

Il posto più appetibile sarebbe ovviamente quello nel nuovo Team Petronas SIC Yamaha, che gestirà le M1 orfane del Tech3. Bautista sembra avere le stesse chance di occupare questa sella di Fabio Quartararo in questo momento, ma preferisce non sbilanciarsi.

"Non è di certo una decisione che spetta a me, e non posso dire molto al riguardo. Preferisco non parlarne".

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