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SBK, 8 Ore di Suzuka: Rea da sballo, abbatte il record in qualifica

Nella sessione che precede la Top 10 Trial di sabato, Johnny rifila tre decimi alla Yamaha, in crescita Honda HRC, terza davanti a Suzuki  

SBK: 8 Ore di Suzuka: Rea da sballo, abbatte il record in qualifica

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C’è una Kawasaki che vola a Suzuka, tanto da sembrare imprendibile. È quella di Johnny Rea. A distanza di quattro anni dall’ultima apparizione nell’Ottovolante, il Cannibale è tornato affamato di vittoria. Nelle libere di giovedì ha fatto la voce grossa, oggi pensato bene di ripetersi, stracciando il record del tracciato giapponese. La sua ZX-10RR ha infatti bloccato il cronometro sul tempo di 2’05”168, mettendo in riga la concorrenza.

Una prestazione di spessore quella offerta dal nordirlandese nelle qualifiche del venerdì, che hanno decretato l'accesso alla “Top 10 Trial” di sabato, ovvero la “Superpole”  se così vogliamo definirla, che stabilirà l’ordine di partenza dei primi dieci. Johnny scenderà in pista per ultimo domani, avendo a disposizione un solo giro secco per portare la Kawasaki davanti al gruppo. Gli indizi ci sono  e la Yamaha è avvertita.

Il venerdì di Suzuka, con la minaccia del tifone Jongdari a tenere tutti sotto scacco (c'è addirittura chi parla di possibile cambio di programma in vista della gara), ha visto Alex Lowes, Michael van der Mark e Nakasuga accontentarsi del secondo tempo, accusando dalla vetta poco più di tre decimi (+0.322). Per gli alfieri della Casa dei Tre Diapason ci sarà da rincorrere in Superpole, nonostante la R1 abbia lasciato grande fiducia sul ritmo gara.

Un passo avanti  importante rispetto a ieri l’ha senza dubbio compiuto il team HRC. Reduce da un giovedì in chiaroscuro, con un gap di oltre due secondi e mezzo, Takumi Takahashi ha trovato lo spunto per portare la Honda al terzo posto, accusando però quasi un secondo dalla vetta. La squadra dell’Ala Dorata deve fare in conti con un team ancora alla ricerca della giusta amalgama, causa anche l’infortunio di Leon Camier, che ha lasciato il testimone a PJ Jacobsen. Nel confronto con l’americano, il giapponese si è rivelato circa mezzo secondo più veloe.

La Fireblade SP2 precede di soli due decimi la Suzuki (+1.140), con Tsuda il più veloce in casa Yoshimura, poi la Honda del team HARC-PRO, che vede impegnati De Puniet, Aegerter e Mizuno. Volgendo invece lo sguardo alla squadre iscritte al Mondiale Endurance, Yamaha YART si è meritata lo scettro di migliore, tanto da agganciare l’ottava piazza. Dodicesima invece FCC TSR Honda, leader del Campionato, due posizioni più arretrata la R1 di GMT94 con Niccolò Canepa, insieme a Mike Di Meglio e David Checa.  

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