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WDW2018: Pirro fa il vuoto nella Race of Champions

Michele saluta tutti al via e vince su Rabat e Forés. Lo spettacolo delle Panigale V4 interrotto a due giri dal termine per pioggia

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Le chiamano esibizioni, ma quando ci sono piloti di mezzo ad ingarellarsi lo spettacolo e l'agonismo non mancano mai. E gara vera è stata, almeno fino a che una leggera pioggia non ha mandato tutti ai box. Nella Race of Champions, la sfida tra i piloti Ducati in sella alle Panigale V4, si è visto un Michele Pirro salutare tutti i suoi compagni di colori e tagliare il traguardo in solitaria.
Il collaudatore Ducati ha messo in campo la sua velocità, certamente, ma anche esperienza - fatta di molti chilometri macinati - in sella alla V4 bolognese, per farsi beffe dei suoi rivali arrivando primo sotto la bandiera a scacchi con un margine di 2,5 secondi.
Imprendibile per tutti Michele, che ha girato sul passo dell'1.38" basso. Praticamente in linea con il crono della "pole". Dietro di lui chiudono un combattivo Tito Rabat, l'unico forse ad essere in grado di poter reggere il ritmo del battistrada, ed un Xavi Forés che, dopo aver avuto la meglio nel duello con Marco Melandri, sembrava poter risalire sul secondo.

Più in dietro troviamo nell'ordine Jack Miller che beffa Melandri, Michael Rinaldi, Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, con Jorge Lorenzo che chiude il gruppo dei primi dieci. C'è da dire come forse in generale i piloti della MotoGP si siano un po' risparmiati considerando gli impegni in campionato tra meno di due settimane a Brno. Meglio non correre troppi rischi. 

Giornata di festa forse rovinata da un dritto per il vecchio leone Troy Bayliss, purtroppo finito fuori al terzo giro mentre tentava di tenere il ritmo dei ragazzotti davanti a lui. Tornato subito in pista purtroppo solo in ultima posizione. Da segnalare che alla fine la gara è durata solamente 6 giri (invece degli 8 previsti) a causa di una leggera pioggia caduta sul "Marco Simoncelli" di Misano. Bandiere rosse.
Ma va bene così: festa doveva essere e festa - condita da un pizzico di sano agonismo - è stata. 

 

Photocredits Marzio Bondi

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