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SBK, Sykes e la Kawasaki annunciano il divorzio

Tom correrà con la Ninja sino alla fine del 2018, interrompendo una collaborazione durata 9 anni e coronata da un titolo Mondiale: "ho bisogno di sfide nuove"

SBK: Sykes e la Kawasaki annunciano il divorzio

Un comunicato ufficiale, piuttosto freddo e condito dai risultati conseguiti in carriera, ha annunciato quello che già sapevamo: tra Tom Sykes e la Kawasaki è finita, il loro rapporto lavorativo e sportivo si concluderà al termine della stagione 2018.

Il britannico vinse il titolo Mondiale nel 2013, riportando la “verdona” in cima alla graduatoria piloti una seconda volta, aggiungendosi all’americano Scott Russell ben 20 anni dopo; nel 1993 il georgiano trionfò con la Ninja ZX-R 750 del team californiano di Rob Muzzy, Tom ha battuto tutti con la ZX-10R della squadra spagnola Provec.

Ricco è il palmares del numero 66: un alloro Mondiale, altre due sfiorati (nel 2012 tra lui e Max Biaggi fu mezzo punto a decidere le sorti della classifica), 34 manche vinte, 106 podi (il primo con la Suzuki nel 2008 in veste di wild card) ed il record arrivato quest’anno: 46 pole position, che lo descrivono come l’uomo più veloce sul giro secco nella storia delle derivate.

Tom proverà - come è nel suo spirito - a concludere la stagione con ulteriori podi e vittorie, al momento è quarto in classifica con 218 punti, onorando l’impegno nel migliore dei modi con la Casa di Akashi: “sento che il mio momento è arrivato, questo è il tempo giusto per fare dei cambiamenti - ha dichiarato Sykes - voglio novità nella mia carriera e cerco sfide inedite. Sento di aver dato tutto me stesso in KRT, ora mi serve la motivazione necessaria per spingere al limite una motocicletta da corsa. Ho deciso di cercare dal 2019 nuovi traguardi e sfide, ma voglio concludere il campionato in corso con nuovi podi in tutti e quattro i round rimanenti. Non è stata una decisione personale facile da prendere, ma neppure difficile: anche la mia vita personale sta vivendo diversi cambiamenti”.

Quando una coppia si divide, occorre ascoltare entrambe le parti, ed ecco le parole di Guim Roda, team manager KRT: "nelle ultime settimane Tom doveva prendere una decisione importante per la sua carriera - ha affermato - con alcuni punti da risolvere pure in famiglia, ecco perchè ha avuto momenti nei quali non riusciva a mantenere alta la concentrazione. Anche se non saremo insieme nel 2019, non è ancora il tempo di dirsi addio, spero di finire il campionato con la stessa velocità messa in mostra ad Assen".

Adesso che è stato ufficializzato il divorzio tra Sykes e la Kawasaki, restano le domande alle quali tutti vorrebbero già rispondere: con quale moto correrà Tom nel 2019? Chi affiancherà Rea sulla Ninja ufficiale?

L’inglese interessa molto alla BMW che introdurrà il nuovo modello ed un pilota titolato alzerebbe le quote della moto bavarese; è anche vero che in Ducati non hanno ancora annunciato i nomi dei piloti che porteranno in gara la V4 e, proprio Sykes, sarebbe un pezzo interessante per la Rossa di Borgo Panigale (oltretutto, egli è anche amato dal pubblico italiano). Improbabile che Tom torni in Yamaha: Van Der Mark e Lowes sono vicini al rinnovo e - se ripercorriamo la storia - Sykes non ottenne buoni risultati con la R1 a scoppi irregolari nella stagione 2009, mentre il compagno di box Ben Spies faceva suo il titolo al debutto. 

Con il cannibale nordirlandese potrebbe andare Leon Haslam, ma ‘Pocket Rocket’ vorrebbe - in primis - vincere il BSB ed è ora concentrato sulla 8 Ore di Suzuka.

Adesso il mercato piloti potrebbe impazzire in un istante, oppure, rimanere fermo fino a settembre.

 


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