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MotoGP, GP Sachsenring: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Al MarquezRing tutto secondo le previsioni per il campione spagnolo, risorgono le Yamaha mentre scompaiono le Ducati (ufficiali)

MotoGP: GP Sachsenring: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il rischio più grande, al Sachsenring, Marquez lo ha affrontato quando dopo la gara è andato a festeggiare in tribuna e si è scoperto circondato da persone esclusivamente vestite di giallo. Per il resto è stato il suo solito fine settimana di villeggiatura tedesca, scorrazzando fra le colline. Un soggiorno proficuo che gli ha permesso di partire per le vere vacanze con un bottino di punti in classifica ancora più rassicurante.

Hanno resistito all’uragano Marc solo le Yamaha, che si sono riscoperte in una pista che solitamente faceva venire loro l’orticaria al solo pensiero. Valentino ha pensato di copiare il Folger dello scorso anno, Vinales ha finalmente fatto pace con la M1.

Tanti colori per un Gran Premio in cui è mancato il rosso. Petrucci ha sfiorato il podio e Bautista si è piazzato alle sue spalle, la peggiore situazione per Lorenzo e Dovizioso. I (pochi) giorni di vacanza serviranno a fare sbollire la rabbia.

IL BELLO – Festeggiare in famiglia è sempre più bello, Valentino (Rossi) e Luca (Marini) ci sono riusciti per la prima volta. Per Marini è il primo passo importante in una carriere ancora tutta da scrivere, per Rossi l’ennesimo capitolo di una saga infinita. Fra i due ci sono 18 anni di differenza, ma non te ne accorgi quando sono sul podio. Il Dottore non sapeva se essere più orgoglioso per la sua gara o se per quella del fratello, ma sono dubbi che si affrontano volentieri.

IL BRUTTO –  Due righe di addio, una scatola di cioccolati, al limite una stretta di mano. Non era difficile salutare con stile Pedrosa, ma Honda prima è stata in silenzio, poi Puig e Kuwata si sono contraddetti sui motivi per cui Dani è uscito dal team. Diciannove anni insieme, tre titoli e 54 vittorie cancellati in un fine settimana.

IL CATTIVO – Siamo ancora alle prese con Dunlop. In Moto2 ha ritirato (per motivi di sicurezza) una delle due gomme a disposizione. In Moto3 hanno dato a Bastianini una gomma fallata. Michelin si era offerta anche per la fornitura delle due classi “minori”, gli hanno detto di non e non si capisce il perché.

LA DELUSIONE – Non si può sempre vincere, ma quando non succede bisognerebbe essere i primi degli ultimi. Non è successo a Dovizioso e Lorenzo, ridimensionati da Petrucci e Bautista. Uno smacco che fa male allo spirito, ma soprattutto alla classifica.

LA CONFERMA  – Potrebbe veramente essere l’ultimo anno che si corre al Sachsenring, perché stanno pensando di chiamarlo MarquezRing. Secoli addietro un sassone deve essere passato da Cervera e avere lasciato qualche gene in regalo a Marc. La vittoria in Germania era comunque scontata per un Marc che sembra in uno dei migliori momenti della sua carriera. Non ci credete? Quando non ha sbagliato, il suo peggior risultato della stagione è stato un 2° posto. Dubbi fugati.

L’ERRORE – Lo strike di Pol Espargarò ha messo fuori gioco Rins e costretto Iannone a una rimonta impossibile. Al tiro a segno lo spagnolo si sarebbe meritato un premio speciale, invece ha ricevuto solo improperi dalla coppia Suzuki.

LA SORPRESA  – I maligni mormorano che il cambio di passo di Bautista sia dovuto alla possibilità di rimanere a piedi nella prossima stagione. Forse hanno la memoria corta, perché Alvaro ha dimostrato di potere stare spesso e volentieri nei primi 10 e nella MotoGP attuale non è una passeggiata. Al Sachsenring si è superato arrivando davanti alle due Ducati ufficiali, perderlo sarebbe un peccato.

IL SORPASSO – Non uno ma 13, quelli che Pecco Bagnaia è stato costretto a fare dopo essere finito nella ghiaia per evitare Pasini, cadutogli davanti. I 4 punti gli hanno permesso di andare in vacanza ancora al comando della classifica Moto2.

LA CURIOSITA’ – Marquez è un dilettante, con il suo gomito in costante contatto con l’asfalto. Glielo ha fatto capire con garbo Scott Redding che ha deciso di spostare un po’ più in là l’asticella. Ecco la piega con il casco a strisciare per terra. La foto dice tutto.

IO L’AVEVO DETTO – Crutchlow sicuro al sabato: “le Ducati saranno veloci fino a fine gara, accuseranno meno degli altri il calo della gomme”. La moto del vicino è sempre più verde.


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