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MotoAmerica, Elias va nello Utah per riacciuffare Beaubier

Al Miller Motosport Park lo spagnolo campione in carica con la Suzuki vuole fermare la fuga del californiano Yamaha

MotoAmerica: Elias va nello Utah per riacciuffare Beaubier

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BSB a parte, tutti i campionati motociclistici internazionali vivranno un weekend di (meritate) vacanze e, oltre alla serie d’oltremanica, sarà quella d’oltreoceano ad accendere i motori per il sesto appuntamento stagionale.

Sarà il tracciato situato nel deserto dello Utah - il Miller Motosport Park - ad ospitare i protagonisti MotoAmerica, lanciati verso la seconda parte del 2018, con il californiano Cameron Beaubier che guarda tutti dall’alto dei suoi 203 punti, ottenuti in sella alla Yamaha R1 ufficiale del team Monster Energy.

Cameron, due volte campione, ha subito gli attacchi di Toni Elias - titolato 2017 con la Suzuki Yoshimura - nelle prime uscite, per poi reagire perentoriamente: sistemato l’assetto della sua R1 numero 6, Beaubier ha iniziato a vincere, gestendo al meglio gli sforzi in gara e le gomme nel finale, sino a prendersi la vetta della classifica. Lui stesso ora sa che, se vuole centrare il terzo alloro, il tentativo di fuga è una opzione quantomeno consigliabile, onde evitare pretendenti scomodi.

Lo spagnolo ex iridato Moto2 è ancora in lizza per la vittoria finale, la sua GSX-R è competitiva quanto la Yamaha e Toni dovrà reagire presto per non perdere contatto dal diretto rivale; Toni si allena molto con la moto da cross, in bicicletta, con il supermotard e, dopo l'addio di Dani Pedrosa, si è dichiarato davvero triste: Elias ed il numero 26 della Honda HRC erano grandi rivali in pista ma anche ottimi amici fuori dal paddock. In caso di vittoria, scommettiamo che Toni dedicherà il successo proprio a Dani?!

Nello Utah gli americani corrono utilizzando la configurazione “lunga” delle diverse disponibili (i piloti del Mondiale correvano nella 'corta') e sarà importante per i portacolori Yamaha e Suzuki impegnati nella corsa alla tabella del campione difendersi da piloti arrembanti quali Josh Herrini, visto anche a Laguna in veste di wild card Mondiale - Mathew Scholtz - già vincitore quest’anno - Garrett Gerloff, Jake Lewis e Roger Lee Hayden, fratello minore di Nicky, che vuole tornare sul gradino più alto del podio. Comunque vada, sarà un affare tra le Yamaha e le Suzuki: Honda, Kawasaki e BMW devono, per ora, accontentarsi delle posizioni di rincalzo.

 

 

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