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SBK, Rea incontenibile, piega van der Mark e Melandri in Gara 2

Il Cannibale conquista la 64^ vittoria e allunga a 92 lunghezze su Davies, quarto davanti a Sykes, poi Lowes, Savadori e Laverty, 11° Rinaldi 

SBK: Rea incontenibile, piega van der Mark e Melandri in Gara 2

Scattava dalla nona casella, ma anche questa volta non c’è stata storia. Già, perché Johnny Rea li ha superati tutti come birilli, conquistando a Misano la 64^ vittoria in Superbike, la 120^ per Kawasaki. Un fine settimana da incorniciare per il tre volte iridato, che si è rivelato nuovamente incontenibile dopo quanto visto sabato.

Nelle prime battute di gara il nordirlandese ha evitato di scoprirsi, poi è passato all’attacco, facendo spalla a spalla con Davies e in seguito con Melandri. Entrambi hanno tentato di tenergli testa, proprio come van der Mark, ma ogni tentativo si è rivelato vano. L’olandese della Yamaha, che ha raccolto la leadership della gara nel corso del terzo giro, causa ritiro di Forés, è rimasto ancorato alla vetta fino a quattro passaggi dal termine per poi essere costretto a cedere lo scettro.

Nella bagarre tra Rea e van der Mark, anche Marco Melandri ha provato ad inserirsi, senza però trovare lo spunto decisivo.  Alla fine il ravennate si consola con un terzo posto che gli consente di lasciarsi alle spalle l’amarezza del sabato. Dietro di lui Chaz Davies, autore di una prestazione in chiaro scuro, seguito da Tom Sykes e Alex Lowes, poi le Aprilia di Lorenzo Savadori e Eugene Laverty. A completare la top ten la BMW di Loris Baz e la Honda di Leon Camier. Rimane invece fuori Michael Rinaldi, undicesimo davanti a Razgatlioglu e Canepa, quest’ultimo in azione a Misano come wildcard.

LA CRONACA – Al via Xavi Forés brucia tutti, soffiando la prima posizione a Michael van der Mark. Lo spagnolo si mette quindi alla guida del gruppo con Sykes e Melandri che trovano lo spunto per portarsi alle spalle dell’olandese. Perdono posizioni invece Camier e Savadori, così per Davies e Rea diventa facile approfittarne, agguantando il quinto e sesto posto.

Forés detta il ritmo, ma alla terza tornata ecco il colpo di scena, perché la Panigale del team Barni si ammutolisce, lasciando per strada l’iberico. A raccogliere il testimone è quindi van der Mark, incalzato da Sykes e Melandri. Dietro di loro inizia invece il testa a testa tra Davies e Rea a colpi di sorpassi e controsorpassi. Il Cannibale si rivela incontenibile, tanto da lasciare sul posto il rivale e portarsi all’inseguimento della coppia che li precede.

Intano van der Mark scappa, mentre Melandri indovina il varco per sopravanzare Sykes. Il 66 della Kawasaki sembra accusare il colpo, dal momento che subisce anche il sorpasso di Rea. Il tre volte iridato impiega meno di due giri per annullare il gap dal portacolori Aruba. Tra i due si innesca quindi un nuovo duello serrato, che alla fine premia il nordirlandese. Alle loro spalle da registrare il sorpasso di Davies ai danni di Sykes. Scorrendo la classifica, Lowes sale in sesta piazza seguito da Savadori, Laverty, Baz e Camier.

Quando la gara entra nella seconda metà, tra van der Mark e Rea c’è poco più di un secondo. Occhio però al portacolori Kawasaki, che sigla il giro record in 1’34”9, dimezzando il distacco e mettendosi negli scarichi della R1 dell’olandese. A quattro tornate dal termine il Cannibale rompe gli indugi, infilando l’alfiere Yamaha alla Variante del Parco. Il pilota della R1 prova a rispondere, ma non ci sono spazi, dal momento che il tre volte iridato chiude ogni porta. È la manovra che decide la gara e consegna allo stesso tempo il 64° successo a Johnny, che transita sul traguardo di Misano, precedendo in volata van der Mark e Melandri.

Resta invece giù dal podio Chaz Davies, seguito da Tom Sykes e Alex Lowes, poi la prima delle Aprilia ovvero quella di Lorenzo Savadori, seguito da Laverty, Baz e Camier. Rimane invece fuori dalla top ten Michael Rinaldi, undicesimo davanti a Razgatlioglu e Canepa.


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