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RCA: nel 2017, 2,8 milioni di mezzi senza polizza in Italia

Meglio del 2016, con 2,9 milioni ovvero il 6,3% dell’immatricolato. Ecco i dati dell'Ania

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Sono giunti in redazione i dati dell'Ania, l'Associazione Nazionale Italiana Assicurazioni sul tema Rca, che ricordiamo essere obbligatoria per legge. I dati, preoccupanti, parlano di 2,8 milioni di mezzi senza polizza per il (sempre 2017). Un dato che, in tema percentuale, corrisponde a circa il 2,8% dell'immatricolato 2017. Sicuramente meglio del precedente anno, dove erano 2,9 milioni, a la percentuale 2016 parla di un 6,7%, quindi in sostanza, non va poi così bene...

SUD, CHE BRUTTO PRIMATO - Purtroppo, le statistiche parlano di un Sud Italia che può vantare un record negativo. Il 10% dei mezzi, sono privi dell'Rca che ribadiamo nuovamente, essere obbligatoria. Andando ad approfondire ancora di più, troviamo la città di Napoli al primo posto. Già, la "città borbonica", in caso di sinistro, può risultare problematica. Attenzione però, non è una scusante, ma va detto: Napoli detiene anche il primato di "più cara", poiché qui l'Rca è la più cara d'Italia! REsta il fatto che 1 vettura su 6 è scoperta. L'IVASS dichiara una media di 623 euro per la sola Responsabilità Civile. Più del doppio se confrontata alla meno costosa del Bel Paese, Oristano, con una media di 295 euro.

COME SONO STATI OTTENUTI I DATI? - L'Ania, per ottenere la stima dei mezzi non assicurati ha "tolto" dal totale dell'immatricolato dell'MTCT i veicoli privi di polizza ma in regola. Pensiamo a quelli non circolanti, a quelli nei depositi giudiziari, i Km 0, nonché le moto assicurate con polizza temporanea e abbandonate in strada oltre che senza targa.

INCIDENTE SENZA RCA? COME MI TUTELO? - In caso di sinistro con un mezzo privo dell'Rca, bisognerà rivolgersi al Fondo delle Vittime della Strada. Qui, trovate un interessante approfondimento della CONSAP, ovvero la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici. Naturalmente si può fare causa a chi vi ha provocato il danno, ma in Italia sono sempre cose che vanno per le lunghe.

COME RIDURRE IL FENOMENO "NO RCA"? - Chiaramente i controlli da parte delle Forze dell'Ordine sono la prima cosa. Certo la multa non basta, poiché chi non paga l'Rca, obbligo legale e anche morale (tra poco vedremo perché), perché dovrebbe pagare un'ammenda, multa che può andare da un minimo di 849 a un massimo di 3.396 euro? E' previsto il fermo amministrativo del veicolo, ma una volta concordato con le Forze dell'Ordine (per esempio il proprio garage), chi dice che non venga utilizzato? Certo poi c'è la confisca, ma bisogna "arrivarci". Con le varie telecamere, ZTL in primis, si potrebbe tenere d'occhio la situazione ed inviare le multe a chi circola senza Rca, ma mancano dei decreti per far funzionare gli occhi elettronici, omologati per la sola verifica dell'ingresso non consentito nei punti a traffico limitato.

MERCURIO INSURANCE - Si chiama Mercurio Insurance, l'operazione scattata nel luglio 2017 e che speriamo presto si ripeterà, dove 4.000 pattuglie della Polizia di Stato, ci cui oltre 200 veicoli dotati di un apparecchio elettronico apposito, hanno verificato qualcosa come oltre 400.000 mezzi, di cui quasi 2.500 privi di Rca. Chiediamo: a quando una replica?

RCA: OBBLIGATORIA PER LEGGE E NON SOLO - Come già detto, la legge (imposta nel lontano 1969 N.d.R.) impone l'Rca per i mezzi che circolano su strada. Siamo sicuri che l'Rca vada pagata solo perché c'è una legge? Avete pensato all'obbligo morale? Ci pensate se investite qualcuno e gli rompete qualche osso, o peggio, lo lasciate su una sedia a rotelle o su un letto tutta la vita, o ancora, lo uccidete? Vero, vi sentirete responsabili e colpevoli per tutta la vita, ma almeno (parliamo di piccoli danni), se romperete una gamba a qualcuno, saprete che la vostra assicurazione lo risarcirà. Voi la polizza la pagate? Soffermatevi e riflettete su questo.

 

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