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SBK, Albesiano: "Aprilia potrebbe lasciare la Superbike"

"Sono però fiducioso che l'avventura possa proseguire con Milwaukee. Redding? È veloce, ma non potevamo farci sfuggire Iannone" 

SBK: Albesiano: "Aprilia potrebbe lasciare la Superbike"

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Dalla paddock della MotoGP a quello della Superbike il salto è breve. Le derivate sono impegnate nel fine settimana sul tracciato di Misano e Romano Albesiano ne ha approfittato per seguire da vicino la squadra. Oltre all’ambito racing c’è infatti la trattativa riguardante il proseguimento dell’avventura tra Aprilia e Milwaukee in vista del prossimo Campionato.

Romano, qual è il bilancio in vista di questo appuntamento?

“È stata una stagione al momento sfortunata per noi in Superbike. Le prestazioni della moto erano migliori rispetto al 2017, però come ben sappiamo c’è stato l’infortunio di Savadori a Phillip Island e in seguito quello di Laverty a Buriram. Potevamo essere più vicini ai primi, nonostante il forte handicap derivante dai giri”.

Il regolamento ha quindi inciso pesantemente?

“Proprio per questo abbiamo dovuto riconfigurare la curva di coppia del motore e tutto ciò ci ha costretto a lavorare sul motore, perdendo potenziale in termini di prestazione, anche se il carattere è migliorato. La squadra comunque ha tenuto duro e pare abbiamo imboccato la giusta strada”.

Com’è saltare dal paddock MotoGP a quello SBK?

“Sono due mondi diversi, in MotoGP si respira più business e tecnologia, mentre qua in SBK più amore e passione per la moto. Mi sembra infatti tutto più semplice e non nego che mi trovi bene, addirittura meglio in questo contesto”.

Cosa serve per risollevare la Superbike secondo te? Si dice ci sia poco seguito.

“Più personaggi forti ci sono e meglio è, al momento manca il personaggio trascinatore”.

Romano, qua a Misano c’è poi la trattativa con Milwaukee a tenere banco. A che punto siamo?

“Stiamo parlando,  pare che il team abbia intenzioni serie e positive per il futuro. Ci sono ancora dei tasselli mancanti, però sono fiducioso che questo progetto possa proseguire e aumentare in termine di risultati. Di sicuro Aprilia ama questo paddock e la SBK, ma andremo avanti solo compatibilmente con la MotoGP, dato che quest’ultima rappresenta la priorità”.

La richiesta di Milwaukee era materiale tecnico, moto e ingegneri a costo zero.

“Questi sono dettagli in cui non voglio entrare. Era una fase negoziale fatta a mezzo stampa. Personalmente vedo  molta ragionevolezza e credo sia un discorso che si sta avviando su un buon canale, di conseguenza verificheremo”.

Entro questo fine settimana si risolverà il tutto?

“No, assolutamente, servirà un’ulteriore discussione. Sicuramente prima della prossima gara (scherza)”.

Pensi ci sia stato un passo avanti nella trattativa con Milwaukee.

“Dopo due anni di investimento ha molto senso dare continuità a questo progetto. Io credo infatti ci siano buoni elementi per andare avanti. Nel caso faremo un’altra scelta, una di queste potrebbe anche essere non correre in Superbike”.

Una SBK senza Aprilia sarebbe un gran peccato.

“Dopo il 2014 abbiamo continuato con un impegno molto ridotto, visto il progetto MotoGP. Noi vorremmo rimanere in Superbike stabilmente in una posizione di eccellenza e dovremo capire se sarà possibile farlo o meno”.

Passiamo ora alla MotoGP. Prossimo fine settimana appuntamento al Sachsenring.

“Si riparte dai un livello di prestazione molto buono, dato che l’Aprilia ad Assen ha girato in 1’33”0. Purtroppo quest’anno abbiamo accusato una non perfetta organizzazione del lavoro all’interno del box. La moto sta continuando a crescere, così come l’aspetto tecnologico, che rappresenta la componente fondamentale in MotoGP”.

Sei quindi fiducioso per i prossimi round?

“Abbiamo capito i punti deboli della moto e stiamo portando a casa nuovi pezzi per il futuro. Io credo che noi possiamo rimanere tra i primi dieci e lottare anche per la top five”.

Hai citato la parola novità.

“Le novità principali arriveranno ad agosto. Avremo la terza versione del forcellone in carbonio, con cui la fiducia dei pilota sarà a prova di bomba. Stiamo inoltre facendo un nuovo telaio, questo perché lo sviluppo non si ferma mai”.

Intanto in settimana è stato comunicato lo stop alle ali “transformer”.

Ci voleva! L’aerodinamica è una cosa interessante e positiva per lo sviluppo. Chi diceva che le ali erano pericolose andava in cerca di pretesti. Bisogna però stare attenti a non generare un boom di costi, di conseguenza limitarle è positivo. La moto con le ali è senza dubbio migliore di quelle senza”.

Viste le recenti prestazioni dell’Aprilia, cosa senti di dire a Iannone?

“I piloti tra di loro si vedono in pista e in base a quello prendono o meno in considerazione una moto. Se Andrea ha fatto questa scelta è perché ha avuto conferme da parte dell’Aprilia. Dovremo sicuramente lavorare e presentarci in inverno con un ampio ventaglio di soluzioni”.

Questo rappresenta un ulteriore sforzo economico, giusto?

Ovviamente gli investimenti crescono e la consapevolezza della sfida è maturata e aumentata nel corso degli anni. Questi devono proseguire parallelamente all’innalzamento degli anni”.

La Superbike potrebbe quindi risentirne?

“Speriamo di continuare bene come dicevo prima con Milwaukee”.

Un passo avanti è stato compiuto nella trattativa?

“È possibile, ma pare ci siano buone intenzioni da entrambe le parti”.

Per quanto riguarda Redding nelle vesti di collaudatore invece?

“Scott è un pilota giovane e veloce. Noi gli abbiamo offerto questa opportunità e lui dovrà vedere cosa fare. Purtroppo con questo mercato anticipato non è semplice. Iannone rappresentava un’occasione troppo ghiotta e non potevamo rinunciarci”.

Ultima battuta: Aleix Espargarò ha chiesto ad Assen un tester MotoGP.

“Al momento con Matteo Baiocco sta facendo un ottimo lavoro. Avere un tester MotoGP che si impegna in pista come wildcard è una cosa diversa, dal momento che quest’ultimo ti permette di approfondire certi aspetti prestazionali, vista l’abitudine con gomme e piste”.  

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