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SBK, Sykes: "Entro luglio voglio una moto per vincere il Mondiale"

ESCLUSIVA Parla Tom: “La R1 è la moto più semplice e nell'ultimo anno ha dimostrato di avere tutte le carte per puntare al titolo”

SBK: Sykes: "Entro luglio voglio una moto per vincere il Mondiale"

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È senza dubbio il pezzo pregiato del mercato Superbike. Di chi stiamo parlando? Facile, di Tom Sykes, la cui avventura con Kawasaki terminerà una volta giunta al termine la stagione. Il 66 è stato affiancato nell’ultimo mese alla Yamaha, ma anche alla Ducati, così come alla BMW. Insomma, tutti sembrerebbero disposti a volerlo in squadra, ma il suo futuro resta al momento un interrogativo.

Tom parliamo del tuo futuro. Sei il pezzo pregiato del paddock, più o meno come lo è stato Lorenzo in MotoGP?

“Più o meno (scherza). La differenza è che io non sarò in MotoGP nella prossima stagione. Mi sarebbe piaciuto provare questa avventura, ma come ben sappiamo il passo non è semplice, la concorrenza agguerrita e poi non ci sono moto”.

In Superbike invece hai l’imbarazzo della scelta. Si parla di Yamaha, Ducati e anche BMW tra i vari rumors.

“Al momento ci sono poche moto che mi piacciono. Non nascondo che una di queste è la Yamaha, dato che ha mostrato di aver compiuto passi avanti da gigante nell’ultimo anno. La mia priorità è quella di avere una moto con cui possa vincere il secondo Mondiale, anche perché nonostante le difficoltà degli ultimi anni mi sento più forte. ”.

In più occasioni hai sottolineato che con la Kawasaki fatichi nell’entrata in curva. La R1 pare invece molto agile. Potrebbe quindi adattarsi al tuo stile?

Penso che le qualità della R1 siano evidenti”.

Sei stato anche accostato alla Panigale.

“La Ducati ha mostrato grande competitività in termini di motore, però sembra accusare qualcosa in stabilità. Di sicuro è una moto molto performante”.

Rimanendo sul fronte mercato, qual è la data entro cui decidere?

“Il tempo incalza e tutti lo sappiamo bene. Magari entro fine luglio o agosto”.

Parliamo ora di questo nono round.

“Sarà un weekend molto interessante, perché Misano mi piace molto come circuito, inoltre si adatta bene a quelle che sono le caratteristiche mie e della ZX-10RR. Penso sia la pista ideale per lasciarsi alle spalle la tappa di Laguna Seca, anche se negli ultimi anni le altre moto sono cresciute su questo tracciato e hanno dimostrato di essere competitive”.

C’è ancora un pizzico di rammarico dopo la tappa a stelle e strisce?

“Sono davvero dispiaciuto per l’ultima gara, la definirei terribile. Ho faticato infatti a trovare la giusta fiducia fin dal venerdì, accusando in termini di potenza, mentre Johnny è stato competitivo e le vittorie lo confermano”.

Il passato ormai è alle spalle, meglio quindi concentrarsi sul presente. Da dove riparti?

“Il mio obiettivo è quello di tornare nuovamente a lottare con il gruppo dei migliori. Ovviamente sognare il titolo Mondiale è impossibile, però il secondo posto in Campionato è ancora alla mia portata e lavorerò in quella direzione”.

A  quanto pare stai ancora cercando di trovare la giusta strada da imboccare con la ZX-10RR.

“Purtroppo continuo a soffrire l’entrata in curva, al momento è quello l’aspetto più critico con la Kawasaki. Molto meglio invece l’uscita e la percorrenza, dove riesco a essere fluido ed efficace come voglio”.

C’è chi dice che sei quello che ha accusato più di tutti il cambio regolamento. È così?

Il problema vero e proprio è iniziato in seguito alle novità regolamentari introdotte nel 2015. Purtroppo da quella stagione a seguire non sono più riuscito a trovare il giusto compromesso e anno dopo anno mi sono portato dietro il problema. Per quanto riguarda il telaio e l’assetto non ho da evidenziare particolari difficoltà, più che altro è il motore”.

Questo sarà l’ultimo anno in Kawasaki. Qual è il ricordo più bello che conservi a parte il titolo del 2013?

“Ricorderò sempre il debutto nei test invernali con la ZX-10RR e allo stesso tempo la sfida del 2012. Persi il Mondiale per mezzo punto, ma quella bagarre con Biaggi e Melandri rimarrà per sempre memorabile, perché fu davvero equilibrato”.

Ultime battute: com’è il rapporto con Johnny dopo Brno?

Ci sono poche persone che sanno veramente quale sia la situazione all’interno del box. Ovviamente il tuo compagno di squadra è allo stesso tempo il primo dei rivali, però tra di noi c’è comunque rispetto e l’episodio è ormai alle spalle”.

Ti è dispiaciuto non partecipare alla 8 Ore di Suzuka?

“Molto, sarebbe stato davvero un grande evento. Spero ci sia l’opportunità in futuro”.

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