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Harley-Davidson Vs Trump: il Presidente prende in giro H-D

Continua lo "scambio" poco amichevole tra la Casa di Milwaukee ed il Presidente USA

Moto - News: Harley-Davidson Vs Trump: il Presidente prende in giro H-D

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Harley-Davidson è uno dei marchi "più americani" che ci siano. C'è poco da girarci intorno... Certo, le cose stanno cambiando. Prima la decisione di produrre alcune motociclette in Asia, poi il gruppo di Milwaukee incassa la riduzione di imposte, ma licenzia 800 persone... Insomma, qualcosa non va tra H-D e gli USA. Il Presidente, Trump, che proprio tenero non è, incalza le accuse e apre una battaglia. Alza i dazi, e così H-D pensa all'Australia, alla Thailandia, all'India e al Brasile. Del resto, l'aumento di una media di 2.200 euro a moto, pare vera e propria utopia!

Il pensiero di Trump che riportiamo nuovamente? “Una Harley-Davidson non dovrebbe mai essere costruita in un altro paese. Mai! Se vanno via, per loro sarà l’inizio della fine. Non potranno vendere negli Usa se non pagando tasse pesanti“. - e insiste via Twitter - “Stanno utilizzando le tariffe e la guerra commerciale come una scusa“. La mossa successiva? "Sparare" nuovamente sull'Harley-Davidson... Pronti! Arriva la nuova dichiarazione su Twitter: “The U.S. is where the Action is!”. Così, tanto per dire, che Harley-Davidson decidendo di produrre all'estero, non è poi così americana. Cosa fa H-D? Nulla, per ora, sta a guardare.

Fate tutto quello che volete, ma "non fate girare i pistoni" al Presidente! Detto fatto, Trump è pronto ad accogliere altre aziende a produrre in USA, con la sua amministrazione che è già al lavoro. Staremo a vedere cosa combinerà, intanto, la community Harleysta, la più grande al Mondo, sta alla finestra e si gode lo spettacolo per vedere come finirà quella che pare una vera e propria telenovelas (argentina... tanto per far piacere al Capo della Casa Bianca!). Intanto, mentre Trump ha già minacciato di imporre più tasse alla Casa di Milwaukee, così, per dire, H-D si prepara a festeggiare i 115 anni di storia a Praga e vede, grazie alla polemica in corso, le azioni salire vertiginosamente in quel della Borsa di New York. Alla prossima puntata!

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