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MotoGP, OrgasmAssen, Marquez trionfa nella gangbang olandese

Rossi sbaglia nel finale e termina 5° scivolando a 41 punti in classifica dal 93, sul podio Rins e Vinales, 4° Dovizioso, 7° Lorenzo

MotoGP: OrgasmAssen, Marquez trionfa nella gangbang olandese

"Ad Assen non ci si annoia mai”. Potrebbe essere questo lo slogan in vista delle prossime edizioni del Gran Premio d’Olanda,  che consacra Marc Marquez. Lo spagnolo ritrova la vittoria dopo Le Mans e allo stesso tempo si lancia verso la conquista del settimo titolo iridato, forte dei 41 punti di distacco sugli inseguitori. Una piega migliore non poteva certo prenderla la stagione del 93, che quando arriva al traguardo non fa mai peggio del secondo posto tranne che in occasione degli errori di Argentina e Mugello. Per maggiori informazioni andarsi a rivedere il suo score nel 2018. 

Al TT lo spagnolo ha mostrato i muscoli. Ha fatto a spallate con Rins e Lorenzo nelle prime battute di gara, ha rischiato di finire a terra nel testa a testa con Vinales, ma alla fine ha saputo fare la differenza, trovando l’allungo decisivo a tre tornate dal termine per lasciare sul posto la concorrenza: “Prima della gara sapevo che sarebbe stato complicato – ha dichiarato il 93 - così ho deciso di aspettare. Oggi è sembrato un GP della Moto3 – ha aggiunto – dove sono riuscito a gestire per portare a casa i punti. Sapevo che non sarebbe stato semplice, perché con la gomma media all'anteriore ho dovuto aspettare, inoltre c'erano tanti piloti agguerriti. Se pensavi a quello che ti precedeva, quello dietro ti sorpassava. Io ho cercato di gestire e poi nel finale ho provato ad allungare ed è andata nel verso giusto" . A catturare i riflettori anche il duello con Lorenzo e il contatto con Rins: "Sono rimasto sorpreso da Jorge,  è stata incredibile la sua partenza, infatti io pensavo fosse Dovi all'inizio, mentre con Alex ho voluto restituirgli il sorpasso". . La vittoria di Marc è di quelle che pesa nella lotta iridata, dal momento che Rossi si è dovuto accontentare del quinto posto alle spalle di Dovizioso e ora il gap dal rivale arriva a toccare le 41 lunghezze.

Mastica quindi amaro il Dottore, che fino a cinque tornate dalla conclusione era in piena lotta per la vittoria assieme ad Andrea Dovizioso. Poi, un largo commesso da entrambi alla curva 1, ha compromesso la  loro prestazione, tanto da veder sfumare il podio. Brucia non poco per i due italiani, dal momento che arrivare nei primi tre posti era senza dubbio alla portata.

A ringraziare dell’episodio sono stati Alex Rins e Maverick Vinales, che vanno a completare un podio tutto spagnolo. Una risposta importante quella del portacolori Suzuki, in una domenica dove Andrea Iannone ha recitato la parte di spettatore, tanto da concludere fuori dalla top ten: “E’ stata una gara fantastica e incredibile, la più difficile della mia vita– ha dichiarato Alex-  soprattutto dopo i problemi allo stomaco avvertiti stamani. Nel contatto con Marquez ho pensato che i piloti vanno davvero forte qua in MotoGP  -  ha proseguito - riusciamo ad essere forti anche noi con la moto, dato che siamo cresciuti velocemente. Il sorpasso che ricordo?  Quello con Marquez."   In una festa tutta spagnola c'è anche Vinales, il migliore in sella alla M1: “Non sono troppo felice, perché pensavo di poter vincere – ha detto – purtroppo ho consumato troppo la gomma sulla spalla destra nella bagarre con Marc, ma sono comunque orgoglioso del risultato. Siamo infatti riusciti a capire come lavorare con la gomma anteriore ed è da qua che vogliamo ripartire. Dopo questo GP siamo riusciti a ottenere la giusta fiducia per i prossimi - ha aggiunto - la Yamaha non è ancora la stessa con cui ho iniziato, ma stiamo arrivando. Io sono sempre lo stesso pilota di sempre e di questa corsa conserverò il sorpasso a Rossi in curva 4”.

Dopo due Gran Premi consecutivi fa specie non vedere una Ducati sul podio. Dovizioso a parte, Jorge Lorenzo si è dovuto consolare con un settimo posto alle spalle di Cal Crutchlow. Il 99 si è rivelato come sempre una freccia al via. Nonostante la decima casella sullo schieramento, è infatti partito a fionda, agganciando dopo nemmeno tre curve la testa della corsa e difendendola coi denti fino a undici passaggi dal termine, mostrando i muscoli. Non è bastato però, perché le gomme l’hanno lasciato per strada. Nella sua corsa non è mancato poi un attimo di paura, quando è stato centrato al posteriore da Rossi nelle prime battute di gare. Un episodio che fortunatamente non ha avuto conseguenze. Domenica amara anche per Danilo Petrucci, uscito di scena a causa di una caduta a metà gara.

Nei primi dieci anche Zarco, Bautista e Miller, soltanto tredicesima l’Aprilia di Aleix Espargarò, preceduta dalla KTM del fratello Pol.

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