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MotoGP, Assen, Iannone: "la strategia di Brivio? Suzuki finisce le gomme comunque"

Andrea 9° e deluso, risponde al manager Davide Brivio: "non risparmio gli pneumatici se vado più piano nei primi giri"

MotoGP: Assen, Iannone: "la strategia di Brivio? Suzuki finisce le gomme comunque"

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In testa alla classifica a pochi minuti dal termine della qualifiche, sembrava che Andrea Iannone potesse raccogliere un risultato importante e trovarsi in ottima posizione in griglia di partenza in vista della gara. Chiude invece la terza fila, accreditato del nono tempo in sella alla Suzuki e ne spiega il motivo: "Non penso di essermi trovato nel posto giusto. Il posto giusto sarebbe stato quel trenino che si è formato nel finale. Quando mancava poco alla bandiera a scacchi ero in testa, quindi speravo almeno in una prima fila. Invece negli ultimi istanti Zarco  - analizza il rider - è stato davanti ed ha tirato un po' tutti e in pratica sono riusciti a migliorare tutti. E' andata così, va bene. Sono comunque abbastanza positivo, penso che potremmo essere messi bene per la prima parte di gara, ma bisognerà capire cosa succederà da metà gara in poi e vedere chi ne avrà di più".

Iannone è convinto che in questo momento le sensazioni in sella non siano il massimo, ma preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno e professare ottimismo: "In generale abbiamo dei problemi, il feeling con la moto non è al 100%. Non riusciamo a risolverli questi problemi, ma non siamo così lontani dai primi. Guardiamo il lato positivo, che non siamo molto lontani e possiamo fare una buona prima parte di gara, poi vediamo cosa accadrà".

"So che con la gomma usata soffro tanto il calo di grip- spiega Iannone parlando della garanon riesco più ad essere veloce ed efficace come vorrei e come so essere all'inizio. Sicuramente c'è un po' di tempo e domani miglioreremo qualcosa, perché tra ieri e oggi non siamo riusciti a fare grandi passi in avanti. Tenteremo di fare qualcosa, di fare questi passi in avanti ma secondo me non è facile".

Nelle sue prime dichiarazioni ad Assen, Iannone aveva puntato il dito sull'elettronica della Suzuki, individuando in questa il tallone d'Achille del progetto. Davide Brivio ha risposto indicando invece nello stile di guida aggressivo di The Maniac la causa del consumo di gomme troppo marcato sulla GSX-RR: "Non è così, non sono d'accordo. Il discorso è che la nostra moto non conserva la gomma se vai piano nei primi cinque giri e poi puoi andare più forte negli ultimi cinque. Noi arrivati a un certo punto ci ritroviamo una moto molto difficile da controllare e poi si deve aggiungere che per stare con gli altri dobbiamo sempre spingere. Se avessimo del margine per poter risparmiare la gomma, lo faremmo. Davide deve capire che gli altri vanno più forte e noi dobbiamo rincorrere".

"Ho visto per quindici secondi che ero primo e speravo nella prima fila - racconta Iannone parlando del finale della Q2 - gli altri sono stati bravi, si sono tirati tutti. Io avevo Lorenzo davanti, ma non era abbastanza vicino per usare la scia e guadagnare qualcosa. Ho cercato di fare del mio meglio" .

C'è del rammarico da parte di Andrea Iannone per non essere riuscito ad esprimere tutto il potenziale mostrato nella altre sessioni precedenti le qualifiche: "Un peccato che per due decimi sarei primo, invece sono nono. Con un decimo solo sarei in prima fila. Qui i tempi sono vicini, ma in generale sta diventando come la Moto2 o la Moto3. Secondo me tutte le moto sono a un buon livello, poi la differenza la fa la moto che riesce a usare meno le gomme in gara, a conservarle meglio".

"La differenza secondo me la fa la moto che riesce ad andare forte senza avere la necessità di avere un grip importante". The Maniac individua con precisione cosa faccia attualmente la differenza tra le varie moto e soprattutto individua in questo aspetto la problematica che porta la Suzuki a soffrire in certi frangenti: "Noi abbiamo necessità di avere tanto grip, siamo molto dipendenti dalle gomme. Quando non abbiamo grip, oppure iniziamo a perderlo non siamo più competitivi".

Resta la consapevolezza che ci potrebbe essere molto da soffrire nella seconda parte di gara: "Sto cercando di capire come mai, non è una cosa banale. E' un peccato, potremmo lottare per il podio tutte le domeniche invece poi soffro da metà gara e non è una cosa così scontata".

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