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MotoGP, Marquez: Assen è una pista che non permette errori

"Ho salvato una caduta a quasi 180 Km/h, se non ci fossi riuscito avrei fatto male alla moto... e anche a me stesso"

MotoGP: Marquez: Assen è una pista che non permette errori

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Termina con un’ottava piazza la prima giornata in terra olandese di Marc Marquez, ma non è un segreto che il potenziale dello spagnolo sia superiore a quanto la classifica possa far pensare. “Sono contento perché mi aspettavo di essere più lontano dalle Yamaha ufficiali apre Marc - invece siamo vicini. Loro sono veloci qui, anche più di Dovizioso. Abbiamo una moto poco stabile nelle curve veloci, e si è visto dato che ho rischiato di cadere in un punto da quarta marcia molto pericoloso, dove avrei potuto distruggere la moto e farmi male io. La Honda è sempre stata una moto con grande potenza ma nervosa, io sto cercando di calmarla”. 

Come dicevamo il 93 sembra avere più carte in mano di quanto non sembri, sia perché non ha montato la gomma morbida sul finale delle FP2 e sia perché il suo passo è tra i migliori di tutto il gruppo, se non il migliore.

”Non saprei quanto sarei potuto essere veloce con la morbida. Già con la prima gomma usata l’ideal time era buono, sul “33’6 o “33’7; in generale mi sono sentito bene con le gomme, ed abbiamo lavorato per capire quale fosse quella corretta in ottica gara. Domani vi sarà il tempo di montare la gomma nuova soffice, in modo da evitare di finire in Q1 come a Barcellona. Per la gara penso di montare la dura davanti, mentre dietro sono molto simile le opzioni, la differenza mi pare minima. Oggi è stato molto caldo, e nessuno si aspettava un caldo di questo tipo ad Assen”.

Restando sulle gomme, Marc spiega anche il perché dei numerosi rischi presi all’inizio del turno pomeridiano.

“In questa stagione non ho colto molte pole, dato che il bilanciamento della moto di quest'anno non mi permette di essere veloce al massimo con le gomme nuove, non ho la giusta confidenza con l’anteriore. All’inizio delle FP2 infatti avevo le gomme nuove e ho avuto qualche problema, mentre quando avanza l’usura la situazione migliora e riesco a essere costante. Cerchiamo un compromesso tra il giro singolo ed il passo gara, inoltre in questa pista non è facile trovare immediatamente le giuste linee, ed essendo molto veloce non permette errori". 

Finora Ducati e Yamaha sembrano in vantaggio rispetto ad Honda, ed il campione del mondo analizza i loro punti forti: “Per quanto riguarda il passo con gomma dura siamo simili. Yamaha è molto stabile nelle curve veloci, mentre Ducati è veloce in accelerazione; noi dobbiamo migliorare in questi punti per essere al loro pari”.

Infine il tema passa ad essere il nuovo materiale a disposizione di Marc, che predica però calma avendo anche a disposizione un test dopo la gara del TT: “Al momento sto usando la stessa moto con cui ho corso a Barcellona. Domani proveremo qualcosa, ma avendo dei test a Brno dopo questa gara è meglio restare calmi, concentrandosi su quello che abbiamo e conosciamo per essere veloci e capire al meglio le gomme”.

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