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"Bisogna riavvicinare i giovani ai cinquantini"

Parla Andrea Dell'Orto, Presidente EICMA che quest'anno punta sui giovani che "vogliamo vicini non solo allo smartphone ma anche alle moto"

Moto - News: "Bisogna riavvicinare i giovani ai cinquantini"

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I giovani e la prima moto. Un binomio sempre meno frequente sulle strade di tutti i giorni, davanti alle scuole o ai bar e luoghi di aggregazione in generale. La moto a 14 anni per tante generazioni era la meta ambita, l'Eden da conquistare dopo le fatiche scolastiche, il primo passo verso quella voglia di libertà indipendenza e, diciamolo, anche per poter esibire quell'arma in più in fatto di appeal nei confronti dell'altra metà del cielo, il pubblico femminile. Ed il che non guasta, mai.

I NUMERI - La serie storica del sell-in nella fascia di cilindrata dei ciclomotori evidenzia come si sia passati dalle circa 685.000 unità del '98, anno di picco massimo del più recente passato, ai 23.874 pezzi del 2017. Dal '99 al 2001 il mercato ha avuto un primo tracollo, passando dalle 551.000 unità  alle 175.000, dovuto ad una inevitabile saturazione, oltre ai minori aiuti derivanti dagli incentivi statali. Un secondo trend al forte ribasso poi è arrivato dal 2008, con l'inizio dell'epoca degli smartphone ed al tempo stesso con l'inizio della crisi economica, si è passati da 123.000 ai numeri nelle consegne dello scorso anno (dati ANCMA).

LA MOTO PIACE, MA... - Bisogna fare meglio ed invertire una rotta. Un tempo, senza smartphone e collegamento internet, "socializzare" era spesso sinonimo di spostarsi: a piedi, in bici e, molto spesso, in moto. Oggi tutto avviene alla modica spesa di un abbonamento di "tot Gb" al mese ed il gioco è fatto. Ma non c'è solo questo: la moto piace ai giovani, chi pensa che gli smartphone abbiano fatto passare la voglia ai 14enni di salire su una due ruote, sbaglia. Magari, vista la concorrenza, c'è meno attrazione - in termini numerici - che in passato, ma potenzialmente, quello dei quattordicenni, è ancora un mondo che ha tanto da dire. Il problema è che dietro ai ragazzi ci sono genitori che hanno necessità di far quadrare i bilanci di fine mese, più che in passato. Precarietà sul lavoro, giornate sempre più frenetiche e rischi sulle strade che aumentano. Senza parlare del fatto che oggi un semplice "cinquantino" ha costi "da fermo" eccessivi: bollo, patente (giusta, agli inizi si prendeva a scuola la "A junior", oggi a pagamento nelle autoscuole), revisioni e le esose tariffe assicurative. Insomma, acquistare un "cinquantino" al proprio figlio oggi è quasi un lusso, per pochi, anche se magari si propende per un usato che però deve sottostare ad oneri come fosse un'auto utilitaria. Un paradosso per un mezzo economico per eccellenza come il 50cc.
Ecco che lo smartphone, anche alla luce dei maggiori rischi che si corrono sulle strade (traffico in aumento, asfalti killer), diventa la soluzione più sicura e più economica (anche optando per i devices più costosi) per genitori e figli.

QUALCOSA DEVE CAMBIARE - Andrea Dell'Orto, Presidente ANCMA e nuovo Presidente di EICMA ha la sua ricetta: " Bisogna riavvicinare i giovani al cinquantino. EICMA di quest'anno sarà dedicata a loro, per avvicinarli più alla moto oltre che allo smartphone". Sono le sue parole rilasciate in occasione dell'Assemblea annuale di Confindustria Ancma. Ma non basta: "Ovviamente bisogna lavorare anche sulla sicurezza, in modo che i genitori siano più incentivati ad avvicinare il proprio figlio verso le due ruote"

Un lavoro dunque che punta, e punterà, molto sui giovani ed al prossimo EICMA dovremmo avere dei segnali in tal senso. E l'augurio è che questo lavoro si svolga toccando tutto ciò che ruota attorno al (fu) magico mondo della prima moto. Le generazioni passano i motociclisti invecchiano ed il nuovo, per il momento, non avanza. 

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