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Trump "spara" sull'Harley: "Se vanno via, per loro sarà l’inizio della fine"

La casa Milwaukee sposterà la produzione in Australia, India e Thailandia. Con i dazi UE si rischia aumento di 2.200 euro per moto: troppo

Moto - News: Trump "spara" sull'Harley: "Se vanno via, per loro sarà l’inizio della fine"

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Il ciclone Trump si abbatte anche sul mondo delle due ruote. La battaglia dei dazi innescata dalle imposte volute dall'attuale Presidente Donald Trump riguardo acciaio ed alluminio, rischia di fare male, e non poco, ad una delle Case simbolo dei motori USA. Harley Davidson a seguito delle imposte in vigore in Europa dal 22 giugno, starebbe avviando un piano per trasferire nei prossimi 18 mesi la propria produzione al di fuori del territorio degli Stati Uniti. A causa degli ultimi provvedimenti commerciali, il ricarico per il costruttore di Milwaukee si aggirerebbe attorno ai 2.200 euro per ogni moto. A tanto, si stima, l'aumento di prezzo per ogni HD venduta nel Vecchio Continente. Troppo.

Ecco quindi il piano di aumentare la produzione nei siti già esistenti e più convenienti di Australia, Thailandia, India e Brasile. Una Harley-Davidson non dovrebbe mai essere costruita in un altro paeseMai! Se vanno via, per loro sarà l’inizio della fine. Non potranno vendere negli Usa se non pagando tasse pesanti“. Tuona a mezzo Twitter il capo della Casa Bianca: “Stanno utilizzando le tariffe e la guerra commerciale come una scusa“, ha quindi poi aggiunto. 

Da Washington, lo ricordiamo, hanno imposto dazi del 25% sull’acciaio e 10% sull’alluminio, a scopo protezionistico verso l'industria siderurgica nazionale. Una mossa che ha subito visto attivarsi Bruxelles che in risposta ha introdotto imposte su alcuni prodotti importati dagli USA, moto comprese. Una decisione che, secondo alcune stime, peserebbe per 90-100 milioni di dollari l’anno sul bilancio Harley-Davidson. Da qui la decisione dunque di fabbricare ed esportare poi le moto da altri siti produttivi verso l'Europa: "Aumentare la produzione per alleviare l'effetto dei dazi UE non è la soluzione preferita dalla società - dichiara in una nota Harley-  ma rappresenta l'unica opzione per rendere le moto più accessibili ai consumatori europei".
Come l'assalto al forte: Trump "spara" ed Harley è costretta ad alzare bandiera bianca.
D'altronde, ricordiamo, il Vecchio Continente rappresenta un mercato da 40 mila moto vendute ogni anno, pari ad un sesto di quanto venduto in tutto il mondo, ed è il secondo mercato al mondo dopo quello degli Stati Uniti.

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