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MotoGP, Barcellona: Lorenzo non si ferma, Dovizioso a terra

Jorge centra il bis al Montemelò precedendo Marquez, mentre il forlivese cade e regala il podio a Rossi, 4° Crutchlow, 8° Petrucci

MotoGP: Barcellona: Lorenzo non si ferma, Dovizioso a terra

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Quando entra in modalità Martillo non c’è nulla da fare”. Come dare torto a queste parole pronunciate venerdì pomeriggio da Marc Marquez. Già, perché dopo il trionfo del Mugello, Jorge Lorenzo ha concesso il bis, conquistando il Montmelò. Un copione simile a quanto visto nel Gran Premio d’Italia, col 99 capace di martellare dall’inizio alla fine, senza che nessuno riuscisse a mettergli i bastoni tra le ruote.

Marc Marquez ci ha provato, ma poi ha capito che ogni tentativo sarebbe stato vano, lasciando così strada aperta al maiorchino: “Questa secondo vittoria è fantastica – ha detto il 99 – incredibile come siano cambiate le cose in così poco tempo. Peccato per la partenza, sono comunque riuscito a rimanere calmo e a  scavare il solco verso metà gara che mi ha permesso di aumentare il vantaggio”. .

 Il sorriso di Jorge fa da contrasto alla delusione sul volto di Andrea Dovizioso, finito a terra a sedici giri dalla conclusione alla curva cinque quando occupava la terza piazza. Adesso i due compagni sono appaiati nella classifica iridata a quota 66.

Sul podio di Barcellona Marc Marquez deve quindi consolarsi col secondo posto:Abbiamo svolto un ottimo lavoro – ha commentato il 93 – la scelta della gomma è stata giusta, ma era difficile fare di più con Lorenzo. Sono contento per i punti portati a casa”. Terzo Valentino Rossi, che ha sfruttato al meglio l’errore di Dovizioso: “Sono felice – ha detto il Dottore – dopo le prove era evidente che le Ducati e Marquez avessero un gran ritmo. Pensavo di poter ottenere il quarto posto, poi Dovi è caduto, sono contento per il risultato, che mi consente di portare a casa punti importanti”.

Il nove volte iridato si rivela ancora una volta il più veloce in sella alla Yamaha, precedendo le Honda di Cal Crutchlow e Dani Pedrosa, poi le M1 di Maverick Vinales e Johann Zarco. Soltanto nono Danilo Petrucci seguito da Bautista e Iannone. Soltanto tredici i piloti arrivati al traguardo: a terra tra i tanti Franco Morbidelli e Aleix Espargarò, mentre è andata a fuoco la Ducati di Tito Rabat quando era in lotta per la top ten. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per il pilota.  

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Marquez si rivela una freccia, tanto da bruciare Lorenzo e prendersi la vetta ai danni del maiorchino. Il 99 della Ducati viene addirittura sopravanzato da Iannone, ma un errore del 29 in curva 8 gli consente di riprendersi la posizione. Come se non bastasse, Jorge tira fuori gli artigli e infila anche Marquez. Alle spalle della coppia di testa Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, capaci di sbarazzarsi di Iannone, quinto seguito da Pedrosa e Petrucci. Soltanto decimo Vinales.

Una volta conquistata la leadership, Lorenzo tenta la fuga, ma Marquez gli rimane incollato con Dovizioso a ruota. Nella bagarre c’è anche Valentino Rossi seguito da Pedrosa e Petrucci. Sbaglia Iannone, che scivola in settima posizione, mentre nono Vinales con Morbidelli quindicesimo.  A terra Kallio e Guintoli, così come Tom Luthi.

A 20 giri da termine Lorenzo e Marquez sono racchiusi in soli tre decimi, accusa quasi mezzo secondo Dovizioso dalla coppia di testa, seguito da Rossi con Pedrosa e Petrucci racchiusi in meno di due decimi. Alla lista dei ritirati si aggiunge anche Aleix Espargarò vittima di una caduta che lo obbliga ad alzare bandiera bianca. Stessa sorte per Xavier Simeon.

Lorenzo e Marquez continuano a girare sull’1’40”0, mentre Dovizioso sembra accusare il colpo, rimediando un secondo netto dalla coppia di testa. Come se non bastasse, a sedici giri dal termine il forlivese finisce a terra alla curva cinque, perdendo l’anteriore della propria moto. In terza piazza ci sale quindi Rossi, seguito a due secondi e mezzo da Pedrosa. Sale in settima posizione Zarco, che scalza Vinales, alle loro spalle Iannone e Miller.

I riflettori rimangono puntati sulla vetta, dove Lorenzo trova lo strappo decisivo, tanto da rifilare un secondo a Marquez. Alle spalle del 93 c’è Rossi, poi la bagarre tra Pedrosa, Petrucci e Crutchlow per la quarta piazza. Questi tre accusano dal nove volte iridato ben tre secondi. Sorprende in undicesima posizione Syahrin, mentre tredicesimo Morbidelli. Tra i piloti finiti a terra anche Nakagami e Smith.

A nove tornate dal termine c’è 1”8 a separare Jorge Lorenzo da Marc Marquez, poi Valentino Rossi, in ritardo di quasi cinque secondi dalla vetta. Sfida accesa invece per il quarto posto con il testa a testa tra Pedrosa e Crutchlow, mentre Petrucci perde terreno dai due piloti Honda, tanto da essere sopravanzato addirittura da Vinales e Petrucci. Incredibile poi quanto succede a sei tornate dalla conclusione con la Ducati di Rabat che va in fiamme. Fortunatamente nessuna conseguenza per lo spagnolo, che lascia la propria posizione ad Alvaro Bautista. Le cadute non sono finite qua, perché alla curva 2 finisce a terra Franco Morbidelli, seguito poi dal malese Syahrin.

La corsa è scritta e Jorge Lorenzo centra il bis dopo il Mugello. Sul podio insieme a lui Marquez e Rossi, poi Crutchlow, Pedrosa, Vinales, Zarco, Petrucci, Iannone e Bautista.    

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