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MotoGP, Rossi: Michelin ha sbagliato la scelta delle gomme

"Non abbiamo lo pneumatico anteriore giusto per questa pista, come al Mugello. Il 7° posto? non sono contento, il potenziale era maggiore"

MotoGP: Rossi: Michelin ha sbagliato la scelta delle gomme

Ci sono due cose che a Valentino non vanno giù dopo il sabato di qualifiche a Barcellona: la prima è il 7° posto sullo schieramento figlio di un errore, la seconda la scelta delle opzioni di gomme anteriori che Michelin ha portato per questo Gran Premio. “Secondo me hanno sbagliato”, afferma il Dottore  che, come era già accaduto al Mugello, sostiene che non ci sia lo pneumatico giusto per questo tracciato.

“Domani mi aspetto una gara strana, come già successo in Italia - spiega Rossi - Il motivo è che non abbiamo a disposizione la gomma anteriore giusta: la soffice è troppo morbida, mentre la media non garantisce aderenza. Probabilmente servirà molta strategia”.

Qual è la causa?
Il problema è che Michelin non ha portato le gomme giuste all’anteriore ed era un errore evitabile, perché abbiamo fatto dei test su questa pista. Io l’avevo detto loro, ci sarebbe stata un’altra opzione per l’anteriore, a metà fra lo pneumatico morbido e quello medio che abbiamo a disposizione, ma non l’hanno portato”.

È tutta colpa di Michelin?
“Io non so chi e perché scelga quali gomme portare, Michelin sta facendo un buon lavoro ma nelle ultime due gare ha sbagliato la scelta delle gomme anteriori che ci mette a disposizione”.

È un problema esclusivamente per la Yamaha?
Secondo me siamo tutti in difficoltà, la sensazione è che i più veloci siano quelli che soffrono meno con le gomme, ma nessuno è perfettamente a posto. Quando, come sta accadendo, c’è un’unica gomma che si può usare, a seconda del proprio stile di guida e della moto si può faticare di più o di meno”.

Con il caldo la situazione peggiora?
Assolutamente, al mattino la pista è fantastica ma quando l’asfalto raggiunge i 50° diventa tutto difficile e l’aderenza all’anteriore diventa critica. Per domani dovrò sperare in un cielo nuvoloso (ride). Un’altra incognita è come cambierà il grip della pista dopo la gara della Moto2, a volte diventa molte scivolosa”.

E partire dalla terza fila non sarà un vantaggio…
Non posso essere infatti contento perché potevo puntare alla seconda fila, che era realisticamente il mio obiettivo. Potevo giocarmela meglio in qualifica, ma alla curva 10 ho frenato 3 metri dopo e sono arrivato lungo nel mio miglior giro. Ci ho riprovato, ma non sono riuscito a migliorare a sufficienza”.

Quali sono i valori in campo?
Le due Ducati ufficiali e Marc Marquez sono più forti di noi, soprattutto Lorenzo. Dietro invece vedo un gruppo di piloti con un ritmo molto simile, in cui ci siamo io, Vinales, Petrucci e Zarco. Però le cose potranno ancora cambiare, è solo sabato”.

Lorenzo potrà ripetersi dopo la vittoria al Mugello?
Sulla carta può vincere, ha un passo più veloce di quello di Dovizioso. Forse è Marquez quello più vicino a Jorge”.

A proposito di Marquez, hai visto il suo ultimo salvataggio?
L’ho osservato con attenzione, secondo me è il risultato delle caratteristiche sue e della moto. Da una parte la Honda, quando lo sterzo si chiude, non tocca a terra con la carena, dall’altra Marc guida mettendosi con il corpo fra la moto e l’asfalto: in questo modo riesce a salvarsi. Però farlo non è così semplice”.


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