Il contatto tra Rea e Sykes ha catturato gran parte dei riflettori di Gara 2 a Brno. Già, perché Johnny è finito a terra dopo sole tre tornate dal via, puntando il dito sul compagno, reo di averlo steso. Interrogato sui fatti, Tom ha risposto con trasparenza, mantenendo i nervi saldi. Ovviamente il rammarico è tanto
“Sinceramente non riesco a capire come Johnny possa dire che è colpa mia - ha commentato il 66 – lui mi ha sorpassato ed in seguito è andato lungo. Ha provato a rientrare, però io ero sulla traiettoria migliore e non potevo fare altro”.
In casa Kawasaki non l’hanno certo preso bene il fattaccio.
“Ogni persona ha un proprio punto di vista, così come le motivazioni di ognuno sono diverse – ha dichiarato Tom – le immagini parlano per me e anche la direzione gara ha ritenuto il contatto con Johnny un semplice incidente di gara”.
Non manca il disappunto sul volto del 66.
“Come ho detto, Rea è andato lungo e in seguito ha calcolato male lo spazio per rientrare. Il fatto è che non credo sia giusto incolpare me, quando l’errore è suo - ha sottolineato - mi dispiace per la sua gara, ho avuto modo di vedere la reazione, però lo sbaglio non è certo mio. Dispiace finire così la domenica, perché le sensazioni erano buone in sella alla Kawasaki. Avevamo una bella opportunità per puntare a un grande risultato, invece è andata nel verso sbagliato. Ci riproveremo sicuramente a Laguna Seca".