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MotoGP, Marquez: la caduta e lo zero? Non piangerò troppo

Marc: "contano solo i 23 punti di vantaggio in classifica" poi avverte "chi arriva deve sapere che la Honda è una moto difficile"

MotoGP: Marquez: la caduta e lo zero? Non piangerò troppo

Lo zero rimediato oggi non vede mutare la situazione in classifica per Marc Marquez, ancora saldamente al comando con 23 punti di vantaggio su Valentino Rossi. Più che altro, la caduta del numero 93 e la scivolata di Pedrosa, pongono un punto di domanda: a che livello prestazionale si trova ora la Honda? Oggi la Ducati ha vinto, con Dovizioso ha fatto doppietta, la Yamaha di Valentino è migliorata, sino a centrare il podio, Maverick Vinales è terzo in campionato.

Gli avversari crescono, la RCV ha sofferto il caldo e l'asfalto del Mugello:in realtà è stato solo un problema legato alla scelta della gomma anteriore – spiega il Campione del Mondo - prima del via sapevo che sarebbe stata una gara dura, da correre per portare a casa punti per il campionato; abbiamo provato a lavorare sul set up della moto per far lavorare bene la nuova Michelin anteriore dura, sapendo che con la solita media non avrei potuto finire il Gran Premio. Ho provato, appunto, la dura, ma sono caduto alla Curva 10, perdendo l’anteriore. A parte questo, abbiamo lottato non poco, ma eravamo a posto con il passo gara e lo considereremo per il futuro”.

Senza la caduta il podio sarebbe stato possibile?

La moto non era perfetta, ma sono stato veloce  anche dopo la scivolata. Tenere il ritmo di Lorenzo era impossibile, ma credo che avremmo potuto provare a copiare il passo degli altri due – Dovi e Valentino – tentando magari di attaccarli nel finale. Nella mattinata la moto era perfetta, nel pomeriggio è cambiata: non cerco scuse ma la scelta di gomme del weekend era inedita, e noi ne abbiamo sofferto, perché la dura anteriore mi ha dato vari problemi nei tre giorni, nei quali ho rischiato di cadere diverse volte”.

Dopo il contatto con Petrucci aspettavi l'arrivo di una penalizzazione?

Allo start stavo provando a spingere per rimanere insieme ai piloti con la gomma morbida, nella bagarre eravamo nella Curva 2 in tre, ho realizzato che Petrucci stava entrando all’interno e ci siamo toccati, perdendo entrambi tempo. In quel momento era difficile mantenere il controllo della moto. Nonostante lo zero, abbiamo comunque imparato qualcosa di nuovo e, malgrado la caduta, non ci piangerò su ancora. Siamo umani, a volte commettiamo errori. Sono dispiaciuto per lo zero ma la cosa più importante è il vantaggio in classifica di 23 punti che ancora abbiamo”.

 Si sentono tanti rumors, cosa puoi dirci del  tuo futuro compagno di squadra?

Non lo so, dovete chiedere ad Honda. Quello che posso dire è che il team stia cercando un compagno di squadra che sia il più forte possibile e so che alcuni piloti hanno rifiutato le offerte ricevute. Abbiamo vinto tre gare quest’anno, però chi arriva deve sapere che la RC 213 non sia una moto facile da guidare, tutt’altro: la Honda è difficile da portare al limite, serve spingere forte e rimanere sempre concentrati per trarne il potenziale disponibile”.

Marc – anche quest’anno – ha ricevuto bordate di fischi ed insulti dal pubblico del Mugello; senza polemizzare, egli minimizza e getta sabbia sul fuoco: “la cosa curiosa è che il pubblico ha gioito più per la mia caduta che la vittoria di Lorenzo, ma questo fa parte del nostro sport. Parlando di Barcellona, spero che i miei tifosi siano – innanzitutto – appassionati di motociclismo, questa è la cosa più importante per me; la gente deve rispettare ogni pilota, noi rischiamo la vita in pista, non possiamo controllare ogni singolo tifoso. Quando Pirro era caduto e si trovava in ospedale, tutti noi piloti chiedevamo in continuazione quali fossero le sue condizioni: questo ti fa capire che spirito di fair play ci sia tra di noi”.

Il campionato è riaperto?

 “Non sono contento di questo risultato, ovviamente. C’era chi mi dava per campione con una mano sola, ma io continuo a dire che il campionato è ancora molto lungo e tutto può succedere. Alla fine, anche se Lorenzo ha vinto, dimostrando di essere ancora un pilota vincente, ma io l’ho sempre detto: Jorge deve solo trovare la situazione giusta e tornerà davanti; lo ha dimostrato oggi. Per noi la situazione non è cambiata, siamo ancora primi di 23 punti, questo è ciò che conta”.

 

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