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MotoGP, Iannone e la Suzuki spaventano Marquez e Dovizioso

Nel warmup della domenica il pilota di Vasto è il più veloce, 4° Vinales seguito da Petrucci e Lorenzo, 7° Rossi, 8° Pedrosa, 16° Morbidelli

MotoGP: Iannone e la Suzuki spaventano Marquez e Dovizioso

Era l’ultima occasione per affilare le armi in vista della gara che scatterà alle ore 14 e Andrea Iannone ha fatto capire che ci sarà anche lui nella bagarre per il podio. Nonostante il quarto crono in qualifica, The Maniac ha mandato un segnale chiaro, realizzando il riferimento nel warmup, grazie al tempo di 1’47”080. Il pilota di Vasto ha sfruttato l’occasione per lavorare con la gomma soft, da cui ha ottenuto grande fiducia, la stessa che ha utilizzato anche Andrea Dovizioso, terzo a poco più di tre decimi dall’ex compagno di squadra (+0.318).

Tra i due connazionali si inserisce Marc Marquez (+0.259). È ancora una volta lo spagnolo il più veloce in sella alla Honda, reduce dal sesto crono ottenuto sabato in qualifica. A differenza dei due compagni il sei volte iridato ha lavorato con gomma dura e con ogni probabilità sarà questa la scelta per la gara. Chi stravolgerà i piani è invece la Yamaha. Se nel warmup le M1 di Rossi e Vinales hanno sfoggiato lo pneumatico medio, in gara la soluzione sarà quasi sicuramente una dura.

Nel turno del mattino lo spagnolo ha realizzato il quarto crono (+0.461), accusando quasi mezzo secondo dalla vetta, mentre  settimo il Dottore (+0.660) alle spalle di Jorge Lorenzo per soli 68 millesimi. Scelta media per l’occasione da parte del maiorchino, che ha mostrato di avere grande fiducia con la Rossa dopo il secondo posto in qualifica. A precedere il 99 la GP18 di Danilo Petrucci (+0.550), in azione con un’inedita livrea giallo e nera in omaggio al marchio Lamborghini, proprio come il compagno Jack Miller.

Segnali di vitalità giungono poi da Dani Pedrosa (+0.702). Un sabato nero per l’alfiere Honda, in cui non è nemmeno riuscito ad agganciare la Q2. Stamani lo spagnolo ha trovato lo spunto per risalire fino al nono posto, seguito dall’Aprilia di Aleix Espargarò a 52 millesimi. In ombra invece Franco Morbidelli (+1.320), soltanto sedicesimo a oltre un secondo dalla vetta davanti ad Alex Rins.        

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