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MotoGP, Rossi: buon primo contatto con il Mugello

"Ci sono tanti piloti con un passo veloce, ma io sono tra loro". Sull'incidente di Pirro: "è andata bene, difficile rendere più sicuro quel punto"

MotoGP: Rossi: buon primo contatto con il Mugello

Il pessimismo del giovedì ha lasciato il posto a un cauto ottimismo il venerdì e Valentino ha riscoperto nel Mugello una pista amica. Un 8° posto al mattino e un 7° al pomeriggio che non fa squillare le trombe, ma rappresenta una base su cui costruire la scala che conduce al podio. Il Dottore non pronuncia quella parola, ma è l’obiettivo che ha ben fisso in testa.

È stata una giornata abbastanza positiva per me, sono stato veloce sia al mattino che al pomeriggio. È stato un buon primo contatto - inizia il suo racconto - Riesco a guidare bene la mia M1 e anche il mio passo è buono”.

Sembra tutto sembra andare nel verso giusto…
Il problema è che ci sono tanti piloti, almeno 6 o 7, che riescono a tenere un ritmo simile al mio, la buona notizia è che sono con loro”.

Cosa è cambiato rispetto a quei test che ti avevano fatto preoccupare?
In quell’occasione avevo fatto più fatica, ma non avevamo trovato condizioni perfette. Oggi sono partito da un assetto più simile da quello usato a Le Mans e mi sono trovato meglio. Non dimentichiamo che è solo venerdì, servirà fare un altro passo in avanti”.

Su cosa devi lavorare?
La gomma posteriore slitta troppo in accelerazione e dopo qualche giro diventa un problema. Sicuramente la scelta per gli pneumatici è del tutto aperta e sarà cruciale per la gara”.

Sei pronto per le qualifiche?
“Oggi, quando ho cercato il tempo, ho trovato traffico e commesso qualche errore, avrei potuto fare meglio. Sicuramente sarà importante prendere le decisioni giuste questa notte perché ci sono tanti piloti veloci e sarà una dura lotta per entrare direttamente in Q2”.

Hai visto le immagini dell’incidente di Pirro?
Sì e, quando ho capito in che punto fosse cadute e l’ho visto a terra, mi sono spaventato. Lì si va veramente forte e, dalla moto, è uno dei punti più spaventosi di tutto la stagione”.

Ti sei fatto un idea su quanto gli sia successo?
Ho visto le immagini solo sullo schermo del cellulare, ma non mi è sembrato che Michele stesse spingendo, solitamente si frena 30 o 40 metri dopo rispetto a quanto fatto da lui. Probabilmente dopo uno scuotimento le pastiglie dei freni si sono allontanate, quando ha pinzato la prima volta non ha sentito risposta, si è spaventato considerata la velocità, e ha tirato la leva ancora più forte. A quel punto è stato catapultato via. Alla fine gli è andata bene.

Come si potrebbe aumentare la sicurezza alla staccata della San Donato?
Non ne ho idea, l’unica sarebbe spianare un pezzo della collina per ridurre lo scollinamento. Non so se sia possibile e neanche se un lavoro porterebbe a buoni risultati”.

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