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SBK, Van Der Mark si ripete e centra il bis a Donington

Doppietta per l'olandese Yamaha, che batte le Ninja di  Razgatlioglu, al suo primo podio, e Rea. 5° Davies, 7° Savadori, 11° Melandri 

SBK: Van Der Mark si ripete e centra il bis a Donington

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Dopo essersi sbloccato con la sua prima vittoria di ieri, Michael Van Der Mark ci ha preso gusto, centrando a Donington la seconda affermazione in Superbike, ottenuta in un cambio di ritmo impresso a circa metà gara, quando, con un sorpasso micidiale ai danni di Rea al tornante Melbourne - dove occorre precisione millimetrica quando ci si attacca ai freni -  ha preso il comando delle operazioni senza più mollarlo.

Adesso, l’olandese già Campione del Mondo Supersport con la Honda, merita il nickname “Magic Michael”, e le sue quotazioni di mercato salgono ulteriormente; con molti contratti in scadenza e selle da assegnare, questa doppietta arriva come una manna dal cielo per lui:non ci posso credere – ha affermato nel parco chiuso – è molto bello e spero che tutto vada sempre meglio”. Il colore arancione ed il numero 60 potrebbero ripetere questa impresa, ora la Yamaha è al livello della Kawasaki, VDM è terzo in classifica.

Protagonista nel warm up, un animale durante la corsa; Toprak Razgatlioglu sale – per la prima volta in carriera – sul podio della classe regina delle derivate, grazie ad una prestazione maiuscola e spericolata: il sorpasso decisivo ai danni di Rea è arrivato nella velocissima curva Hollywood, che si affronta in quarta o quinta marcia, in discesa:la mia dedica è per il boss del team – ha affermato il 54 – ed a tutta la squadra”. Per Manuel Puccetti, non c’era modo migliore per festeggiare i suoi 41 anni e per la Turchia è il primo risultato importante in Superbike.

Anche oggi il Cannibale non è sazio. Il terzo posto ed i relativi 16 punti non possono appagare la fame di successo del tre volte Campione, ancora in testa al Mondiale e, sulla pista di casa, il nordirlandese voleva battere il record di Foggy: “è andata così – ha detto il numero 1 – ci proverò la prossima volta”.

Alex Lowes ha condotto le danze sino a pochi passaggi dal termine, per poi cedere le armi ai primi tre, detentori del podio; l’inglese è stato però bravo e veloce – non quanto VDM, ok - ma è rimasto a pochi metri e decimi dal terzo posto di Rea.

Quinto alla fine, non soddisfatto, ha limitato i danni: Chaz Davies ha provato a salvare il weekend Ducati a Donington; con Rinaldi non scattato allo spegnersi del semaforo, Melandri undicesimo e Xavi Fores ritirato, la battaglia inglese per la rossa è sembrata più una Waterloo che un evento motociclistico.

Dopo ben 13 podi su questa pista, oggi Tom Sykes rimane giù, finendo sesto. Settimo Lorenzo Savadori con la miglior Aprilia in pista, dato che Laverty non ha visto la bandiera a scacchi. Ottavo un bravo e resistente Leon Camier con la Fireblade SP2, prima di Torres con la MV e di Baz con la BMW.

Tati Mercado e Jacob Gagne hanno preceduto le due wild card Luke Mossey e Bradley Ray, inviate direttamente dal British Superbike sino al Mondiale. Per i due inglesi, andare a punti rappresenta un piccolo successo personale: i rivali ed amici Leon Haslam, Gino Rea e Mason Law sono rimasti a becco asciutto. 

Classifica piloti: Rea 245, Davies 181, Van Der Mark 163.

 

LA CRONACA- Impenna Savadori e si tocca con Laverty, ma il cesenate scatta bene e diventa primo, subito; Laverty, invece, perde molte posizioni. Alex Lowes e Leon Haslam sono a ridosso del cesenate Aprilia, quarta è la BMW di Baz,, non sono partiti bene Rea e Sykes. Non parte la moto di Rinaldi, che alza le braccia e viene sfilato da mezzo gruppo.

Lowes supera Savadori nella serie di curve Hollywood, Haslam copia il pilota Yamaha ed è secondo; Van Der Mark è quarto, mentre Rea sta recuperando diverse posizioni, collezionando sportellate e contatti. Al tornantino Melbourne cade Haslam.

Incredibile sorpasso di Sykes ai danni di Rea, in un curvone in discesa a sinistra; Razgatlioglu tiene il passo dei primi ed è settimo, lungo di Melandri che va largo e perde tempo.

Al comando c’è Lowes, ma è lotta tra Van Der Mark e Savadori per il secondo posto, Rea è quarto; Melandri è tornato in pista e veloce, ora il ravennate attacca Davies per l’ottavo posto, Camier è decimo, Torres e Bradley Ray in zona punti.

Continua la leadership di Lowes, ma VDM, Savadori e Rea si avvicinano agli scarichi della R1 dell’inglese; Razga va forte, è prima di Sykes e Davies, Baz ottavo con la BMW.

Rea salta Savadori all’ingresso della Esse Fogarty, ora il Cannibale è terzo, le due Yamaha sono già nel mirino della sua ZX10RR ufficiale.

Tuonano le due Yamaha quattro cilindri con motore a scoppi irregolari, agili in curva, con Lowes e Van Der Mark che guidano la corsa, restano 14 giri, Razgatlioglu attacca Savadori e passa, ma Lorenzo risponde e torna primo alla Redgate. La RSV3 numero 32 è al limite, ed il cesenate continua forte la sua battaglia nella top five, Sykes è sesto.

A dodici giri dal termine, ecco sventolata la bandiera bianca con la croce di Sant’Andrea: dal cielo di Donington cade qualche goccia d’acqua, ma le ostilità proseguono senza problemi.

Rea supera VDM al tornante Goddard, quello che precede il traguardo, e va in seconda posizione, ora resta solo Lowes e la prima posizione è sua.

Sempre che Lowes sia d’accordo: viste le gocce sul cupolino della sua moto, Alex che fa?! Da ancora più gas, nel pieno stile british, e tiene la testa della corsa. Nel frattempo, Davies supera Sykes e si prende la sesta posizione.

Rea prova il sorpasso staccando forte alla Redgate, ma esagera e Lowes torna primo; VDM è con loro due, la battaglia per la vittoria è aperta ed accesa a nove giri dal termine; Savadori è quarto, Razga quinto. Davies sesto. Come ieri, si ritira Xavi Fores, Melandri è decimo.

Razgatlioglu supera Savadori e mette la Ninja Puccetti al quarto posto, restano sette giri, la corsa vede in testa Lowes, seguito a pochi centimetri da Rea e Van Der Mark.

Scaramucce – di quelle serie – tra Rea e Lowes: i due si alternano al comando diverse volte, ha la meglio il pilota Kawasaki ma, attenzione: Johnny non riesce a fuggire e, anzi, deve stare attento a VDM, molto vicino e forte in staccata.

Infatti l’olandese passa alla Goddard, Rea si trova nei guai, con Lowes nel codone della sua Kawasaki; si è avvicinato anche Razgatlioglu, ora vicinissimo ai primi tre. Non è lontano nemmeno Davies, ora quinto dopo il sorpasso vincente su Savadori.

Il turco è scatenato: supera Lowes e si prende il terzo posto, alla curva McLean’s. VDM prova a scappare, Rea è secondo, restano tre giri alla bandiera a scacchi.

Penultimo giro di gara, VDM e la sua Yamaha stanno scappando, Rea è secondo e deve difendersi dal turco Razga, veramente cattivo ed agile in ingresso curva; inizia l’ultimo passaggio, la R1 ufficiale di Magic Michael è ormai imprendibile, Razga infila Rea alla Hollywood e ne fa un solo boccone. VDM vince ancora, Razgatlioglu a sul secondo gradino del podio, Rea lo completa.

 

 

 

 

 

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