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Non c'è proprio nulla da fare, noi italiani, ne sappiamo una più del diavolo. La morte di Elena Aubry, la motociclista 26enne che ha perso la vita qualche giorno fa per colpa delle radici che "alzano" l'asfalto (leggi qui l'articolo), ha fatto giustamente scalpore. Morta per colpa di un manto stradale che non riceve cure da anni, in un tratto di strada dove vige il limite di 50 Km/h. Una strada dritta chilometri e chilometri. La soluzione? Invece di rifare il bitume, scendere con i limiti di velocità. Da 50, a 30 Km/h!
SOLUZIONE? UN CARTELLO - Ne diamo notizia perché la cosa non interessa solo quel punto o tratto di strada, bensì 90 vie del X Municipio di Roma. Si rasenta il ridicolo, visto che probabilmente si tratta di un record di cui non c'è molto da andare fieri. L'amministrazione non ha fondi per rifare l'asfalto nell'immediato; ecco che la soluzione è a portata di mano. Mettere un cartello con un limite più basso e perché no, sfruttare la cosa per mettere qualche autovelox per fare cassa! Due piccioni con una fava: il Campidoglio non ha responsabilità per le cause di risarcimento, e intanto si fa cassa con le multe!
Il provvedimento dirigenziale 448/2018 firmato dal comandante del gruppo Roma X Mare della Polizia locale, Emanuele Stangoni, per Ostia, Infernetto e Casal Palocco, è dunque già attivo e presto si estenderà agli altri quartieri. Il quotidiano locale ilfaroonline.it cita le parole dell’Ufficio Tecnico del X Municipio che ha effettuato un sopralluogo: “Riscontrata la presenza di dossi, avvallamenti e buche su molte strade e marciapiedi, nonché l’esistenza di dissesti procurati dagli apparati radicali degli alberi da cui potrebbe derivare pericolo e grave rischio per l’incolumità di automobilisti, motociclisti e ciclisti, si chiede, per la salvaguardia della pubblica incolumità, non potendo provvedere alla rapida messa in sicurezza di tutte le strade in manutenzione, l’istituzione di un limite massimo di velocità di 30 km/h”.
Una situazione critica ed inverosimile. Ora, dunque, bisognerà percorrere chilometri di strade a 30 Km/h, scartando buche e radici, facendo attenzione a non superare i 30 orari, poiché l'autovelox mobile è sempre in agguato. Oltre il danno, anche la beffa.
