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MotoGP, Petrucci: "Ho trovato quell'1% che mancava alla Ducati"

Danilo sul mercato: "Ducati conosce bene il mio valore, sotto pressione rendo ancora di più. A Le Mans voglio essere tra i primi cinque"

MotoGP: Petrucci: "Ho trovato quell'1% che mancava alla Ducati"

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C’è una Ducati in prima fila, non è quella di Andrea Dovizioso, come magari molti si aspettavano, ma di Danilo Petrucci. Il terzo tempo del ternano tiene alta la bandiera di Borgo Panigale nelle qualifiche di Le Mans.

Già in passato Danilo era riuscito ad agganciare la prima fila dopo la Q1.

Ad Assen ho fatto la stessa cosa, anche se pioveva – ha ricordato - la FP4 è stata sicuramente la chiave del fine settimana. Adesso servirà una grande prestazione per arrivare nei primi cinque posti. Dovrò quindi gestire al meglio le gomme  cercare di rimanere nel gruppo dei primi”.

La svolta è quindi arrivata nell’ultimo turno di libere.

Stamani pensavo di entrare nella Q2, anche se poi è andata diversamente. Il fatto è  che dentro di me avevo la consapevolezza. L’unica cosa che posso dire è che in MotoGP bisogna sempre trovare quell’1’% che manca – ha svelato - penso che fino a stamani ero al 99%, infatti ho continuato a lavorare sulla moto, muovendo pesi, alla fine sono riuscito a trovare ciò che speravo. I tempi infatti miglioravano giro dopo giro ed ero felice”.

Una battuta anche sulle gomme.  

Ho lavorato sulle soft e diversamente da Johann e Marc mi serve un giro in più per trovare la fiducia – ha ammesso - con lo pneumatico usato ho svolto i giri migliori”.

L’attenzione si sposta poi su Zarco. 

Non vorrei essere nei suoi panni quando andrà a dormire – scherza - lui non ha bisogno di consigli, anche perché è un due volte campione del mondo. Spero che un po’ di pressione compaia però sul suo volto (scherza). Per noi piloti c’è sempre, anche se quando avviamo la moto la dimentichiamo”.

Per Danilo è senza dubbio un momento importante del Campionato, perché c’è anche il mercato a tenere banco.

“Bisogna dare qualcosa di più, anche se io ho sempre dato il massimo e Ducati conosce bene il mio valore. Qualcuno dice che sono sotto le aspettative, ma ho il doppio dei punti di un anno fa, nonostante gli errori di Qatar ed Argentina. È strano che i piloti vengano messi fin da ora sotto contratto per i prossimi tre anni, quando ci sono alcuni che sono più avvantaggiati rispetto ad altri. Purtroppo il mio non è un team ufficiale, anche se  mi farebbe piacere entrarne a far parte in futuro”.

Non manca quindi un pizzico di pressione nei suoi confronti.

Quando sono sotto pressione rendo di più, tipo il Mugello lo scorso anno, infatti Paolo Campinoti me l’ha chiesto diverse volte nel corso della passata stagione di regalargli una gioia al Mugello. A parte questo mi spiace che non sia qua presente Francesco Guidotti, ci siamo sentiti al telefono e  non pensavo infatti che la sua assenza potesse pesare così tanto”.

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