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MotoGP, Rossi: se sono ottimista? non ho altra scelta

"Se avessi saputo di queste difficoltà avrei firmato comunque il rinnovo con Yamaha. A Le Mans più competitivi, ma non so quanto"

MotoGP: Rossi: se sono ottimista? non ho altra scelta

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Valentino deve aggrapparsi alle speranze in questo momento, perché è consapevole che la Yamaha non possa giocare ad armi pari con le migliori rivali su tutte le piste. Le Mans potrebbe essere un’eccezione salutare per il morale e la classifica.

Parlando in generale, non posso essere molto ottimista - spiega il Dottore - Non abbiamo nulla di nuovo, conosciamo quali sono i nostri limiti. Se parliamo invece del futuro, il mio ottimismo invece è al livello massimo, ma non è che abbia molta scelta: devo esserlo per forza” scoppia a ridere.

La M1 sta passando un periodo complicato, ma soprattutto dura da molto tempo.

Dalla seconda metà della scorsa stagione - ricorda - Speravo che saremmo riusciti a risolverli in tempo per l’inizio di quest'anno, ma non è stato così”.

Quindi bisogna stringere i denti e incrociare le dita perché il purgatorio continuerà. Se Valentino lo avesse immaginato, avrebbe firmato per altri due anni in Yamaha?

Non ci avevo pensato -  ammette - Però avevo troppa voglia di continuare a correre e quindi penso che la mia decisione non sarebbe cambiata”.

Neppure per fare un proprio team in MotoGP, anche se le Yamaha satellite cercano ancora un approdo.

Sarebbe bello avere una squadra con la VR46 nella classe regina, ma non succederà nei prossimi due anni - chiude la porta - Innanzitutto avremo poco tempo per organizzarci e poi non mi piace l’idea di questo progetto mentre sto ancora correndo”.

Valentino ha voglia di correre certamente, ma anche di vincere.

È difficile in questo momento dire quanto tempo servirà a risolvere i nostri problemi - spiega - In Yamaha stanno lavorando e prima della seconda parte della stagione c’è qualche giorno di pausa dalla gare che potrebbero essere utili. Io preferirei, però, che riuscissero prima”.

Quindi, bisogna sfruttare le buone occasioni e Le Mans potrebbe essere una di quelle.

“È una pista in cui non vinto molto nella mia carriera, ma ho sempre fatto delle buone gare. Anche con la Ducati ero salito sul podio - ricorda - Ci sono delle staccate impegnative e cambi di direzione, mi piace, poi la Yamaha è sempre andata forte. Penso che potremo essere più competitivi rispetto a Jerez, ma bisogna vedere quanto in rapporto agli avversari. In MotoGP il livello è molto alto e anche solo per stare nei primi 5 devi avere delle prestazioni simili a quelle del vincitore”.

Insomma, bisogna rimboccarsi le maniche e pensare che tutto è possibile.

Negli ultimi due anni, abbiamo visto che la situazione può cambiare totalmente da una pista all’altra senza fare neanche una modifica alla moto - sottolinea Valentino - Nei test di Jerez e del Mugello non abbiamo risolto molto, ma non avevamo neppure grosse novità. La M1 a Le Mans però è sempre andata bene, io lo stesso e voglio vedere come andrà quest’anno”.

L’obiettivo (ed è così per tutti) è quello di fare funzionare al meglio le Michelin.

Le gomme francesi quest’anno sono migliorate, non parlo tanto della prestazione massima quanto della loro resistenza - spiega Rossi - In queste prime gare ho notato minori difficoltà nella seconda parte di gara, ma noi continuiamo a soffrire più dei nostri avversari. Loro le consumano meno e stiamo lavorando per migliorare”.

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