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MotoGP, Dovizioso: io e Ducati ci siamo riavvicinati

Il rinnovo è vicino: "mancano alcuni dettagli da sistemare. Passare a Honda? battere Marquez con la stessa moto è difficile per chiunque"

MotoGP: Dovizioso: io e Ducati ci siamo riavvicinati

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Il sole splende sul circuito di Le Mans e anche le nuvole che incombevano sulla trattativa tra Dovizioso e Ducati si sono diradate. A confermarlo è lo stesso Dovizioso: “ci siamo avvicinati negli ultimi giorni, tutto procede bene, ma mancano ancora alcuni dettagli da sistemare e per questo motivo non c’è ancora un annuncio”.

Potrebbe arrivare in questi giorni?
Arriverà quando arriverà (ride). Il mio manager, Simone Battistella, arriverà questa sera e si occuperà di definire questi ultimi dettagli”.

Parlando per ipotesi, se passassi alla Honda sarebbe più facile o difficile tentare di battere Marquez con la stessa moto?
Non posso rispondere, perché obiettivamente finché non provi una moto non puoi conoscerne i dettagli. Posso dire che ci troviamo davanti a un fenomeno, Marc da quando è arrivato in MotoGP ha sempre fatto la differenza. Indubbiamente, cercarlo di batterlo su una Honda è complicato per tutti”.

Sarebbe però ancora più speciale?
Battere un pilota a parità di moto da sempre più gusto, ma potersi giocare il campionato sulla Ducati ha un altro sapore”.

Ed è il tuo obiettivo anche quest’anno, quanto pesa in questo senso la battuta a vuoto a Jerez?
Quando ti giochi il titolo contro Marquez e la Honda non puoi permetterti di perdere punti, ma per il momento la classifica è ancora corta e nelle prime gare si sono ribaltate più volte le situazioni. Io sono un pilota che corre sempre con un occhio al Mondiale, ma non si possono fare calcoli in questo momento.

Quei 24 punti di svantaggio quindi non ti preoccupano?
Non più di tanto, anche se so che è un gap importante. Tutti prima o poi fanno degli errori, anche a Marquez può capitare, ma non possiamo focalizzarci su questo punto. Dobbiamo semmai concentrarci a essere veloci anche sulle piste in cui solitamente fatichiamo”.

Le Mans, sulla carta, non è una di quelle…
Ma non si possono fare previsioni, perché arriviamo da un fine settimana strano e particolare come quello di Jerez. È stata un’ulteriore conferma di quanto sia pazza la MotoGP di oggi.

In che senso?
“Eravamo arrivati in Spagna con le idee chiare dopo i test invernali, invece dopo tre turni non avevo il passo per salire sul podio. Siamo stati lucidi e abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto qualche cambiamento inaspettato, come per la carena, e domenica forse avrei potuto anche lottare per la vittoria”.

Cosa ti aspetti da questo fine settimana?
Che vada bene, l’anno scorso non avevamo potuto usare la nuova carena e penso che qui ci potrà dare un piccolo vantaggio. A fare la differenza, come sempre, sarà il modo in cui lavoreranno le gomme sulla nostra moto”.

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