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MotoGP, Albesiano: troppi errori, questa Aprilia vale di più

Il responsabile dopo i test al Mugello: "per il GP di Italia porteremo il forcellone in carbonio. Le ali? mi piacciono, ma attenti ai costi"

MotoGP: Albesiano: troppi errori, questa Aprilia vale di più

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A Noale stanno lavorando sodo, il team ufficiale si era fermato ad Austin per dei test dopo la gara, giovedì e venerdì è stata la volta del Mugello e, prima della fine del mese, andrà a Barcellona. L’impegno è massimo, ma in queste prime quattro gare dell’anno i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. Redding non ha ancora ingranato sulla RS-GP, mentre Aleix ha visto 3 su 4 GP condizionati da inconvenienti tecnici.

Parliamo con il responsabile di Aprilia Albesiano appena terminati i test al Mugello e, naturalmente, la prima domanda è come siano andati.

Direi che è andata abbastanza bene, soprattutto sono soddisfatto dei progressi dal lato di Scott - risponde - Abbiamo rivoluzionato l’assetto della sua moto e trovato un base più stabile, rendendo la RS-GP più facile da gestire. Spero di vedere risultati migliori nelle prossime gare dopo questo lavoro, non parlo solo della prestazione pura ma anche della costanza”.

Se Redding deve logicamente ancora adattarsi all’Aprilia, Espargarò che tipo di lavoro ha fatto?
Ha provato per la prima volta il forcellone in carbonio e gli è piaciuto. Si possono fare tante prove al banco, ma è la pista a darti tutte le risposte. Per ora il suo comportamento è simile a quello in alluminio, ma è più leggero”.

Quando lo vedremo in gara?
Ne stiamo avviando la produzione, proveremo ad averlo per il GP del Mugello”.

La gara di casa, questi test sono stati utili per prepararla al meglio?
Aleix ha fatto molte prove di setup proprio in vista del Gran Premio, ci siamo concentrati soprattutto sulle prestazioni”.

Un buon risultato servirebbe, perché in questo inizio di campionato sembrate essere bersagliati dalla sfortuna…
Parlare di sfortuna non è mai elegante, in tre gare siamo stati limitati da altrettanti situazioni completamente differenti fra loro. In Qatar c’era stato un problema al pescaggio della benzina, frutto di un errore umano. In Argentina, gara già compromessa da una brutta partenza e dal contatto con Marquez, abbiamo avuto un problema all’elettronica mai avuto prima su un componente che usiamo dal 2016.

Infine c’è stata Jerez…
Lo definirei un problema tanto incredibile quanto banale, è stato un errore umano”.

Espargarò è sbottato dopo la gara: non si possono avere problemi in 3 GP su 4.
Lo capisco, eravamo tutti abbattuti. Quando succedono determinati inconvenienti bisogna giustamente arrabbiarsi ma poi reagire, non è stata solo sfortuna. Stiamo reagendo, sia all’interno del box che in azienda”.

Anche tu sei arrabbiato?
“Sono situazioni che fanno male, soprattutto, come è successo, quando si sprecano buone occasioni per motivi banali. Il nostro obiettivo è portare il nostro progetto MotoGP al prossimo livello e credo siano necessarie determinate riflessioni sulla nostra organizzazione interna”.

Qual è il tuo bilancio dopo queste prime gare?
Sono abbastanza soddisfatto, anche se speravo in qualcosa di meglio in termini di prestazione pura. Però stiamo migliorando e a Jerez si è visto un Aleix brillante anche in prova”.

Su quale punto vi state concentrando per migliorare ancora?
Non è un mistero che stiamo soffrendo sul lato dei consumi, è un aspetto che ci sta limitando e la nostra priorità è risolverlo. Sotto questo punto di vista abbiamo meno esperienza dei nostri rivali, la stiamo facendo”.

La moto è nuova, è nata bene?
I piloti dicono che si guida bene e il motore ha buone prestazioni. Credo che in queste gare abbiamo raccolto meno rispetto al nostro potenziale: non siamo stati abbastanza bravi. Abbiamo comunque un programma di sviluppo per la stagione, che riguarderà sia il motore che l’aerodinamica”.

Hai toccato un tasto dolente, sembra che le ‘ali’ verranno vietate nel 2019…
La mia sensazione è che si cambierà tutto per non cambiare nulla”.

A te piacciono?
Mi piace lo studio dell’aerodinamica applicata alle moto, quello che mi preoccupa è una possibile esplosione dei budget. Dare dei limiti è difficile e alcuni costruttori sono preoccupati per via dei costi”.

Aprilia ha messo per prima le ali su una moto stradale: la RSV4.
Perché sono un elemento di sicurezza attiva, queste appendici funzionano, sia sulla MotoGP che sulla moto di serie. Direi che sono personalmente combattuto: sono scettico sulla possibilità di arginare questa deriva dei costi, ma interessato a continuare lo sviluppo anche per i modelli di serie”.

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