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SBK, FP1, Imola: Rea brucia le Ducati di Davies e Melandri

L'alfiere Kawasaki rifila quasi tre decimi al gallese del team Aruba, a oltre mezzo secondo il 33, 5° Sykes, 9° Laverty, 13° Savadori, 19° Rinaldi

SBK: FP1, Imola: Rea brucia le Ducati di Davies e Melandri

È dal 2015 che non vince a Imola, proprio per questo Johnny Rea è intenzionato a mettere fine al digiuno. Il Cannibale parte in quinta al Santerno, mettendo tutti in riga nella prima sessione di libere, grazie al crono di 1’46”951. L’alfiere Kawasaki manda quindi un segnale ben chiaro alla concorrenza, tanto da essere l’unico in grado di abbattere il muro dell’1’47”. Meglio di così non poteva iniziare il fine settimana del nordirlandese, che in Emilia punta a scavare il solco nella classifica iridata.

Se Rea mostra i primi segnali di fuga, le Ducati sono chiamate a rincorrere. Chaz Davies e Marco Melandri archiviano la prima sessione a ridosso della vetta col gallese stacco di quasi tre decimi dal rivale (+0.290). Più considerevole invece il gap incassato dal ravennate, addirittura sopra il mezzo secondo (+0.591). Siamo soltanto alla FP1, ma in casa Aruba è d’obbligo colmare le distanze. Rimanendo in tema Ducati, soltanto diciannovesimo Michael Rinaldi, in pista con la terza Panigale ufficiale.

È andata senza dubbio meglio a Xavi Forés, capace di portare la rossa al quarto posto, anche se lo spagnolo deve confrontarsi con un distacco di oltre otto decimi dalla vetta (+0.808). Mattinata non facile nemmeno per la Kawasaki di Tom Sykes, attardata addirittura di un secondo (+1.012). Sarà anche vero che siamo soltanto all’inizio della tre giorni, ma gli indizi non sono certo da sottovalutare.

Nelle prime dieci posizioni c’è anche spazio per la Yamaha di Michael van der Mark (+1.281), autore del sesto crono, seguito dalla MV Agusta di Jordi Torres (+1.430) e la Kawasaki di un sorprendente Roman Ramos (+1.632). Decimo invece Leon Haslam, in pista con la ZX-10RR con livrea speciale in onore di papà Ron.

Non scordiamoci poi che a Imola sono tornati in azione dopo gli infortuni Laverty e Camier. Eugene ha inaugurato la mattinata con un prezioso nono tempo (+1.859), facendo meglio del compagno Lorenzo Savadori, quest’ultimo soltanto tredicesimo. A precedere il romagnolo dell’Aprilia è la Honda di Leon, dodicesimo con un gap dalla vetta di oltre due secondi. Il pilota britannico è finito tra l'altro a terra alla prima variante, ma fortunatamente non ha rimediato nulla di grave. Dopo essersi sottoposta alla seconda visita medica, ha ricevuto l'ok per disputare la FP2. Tornado alla classifica, soltanto diciottesimo Alex Lowes, vittima tra l'altro di una caduta senza conseguenze. Turno amaro anche per la BMW di Loris Baz, in ritardo di quasi tre secondi.     

 


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