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MotoGP, Marquez inarrestabile a Jerez, frittata Ducati, 3° Iannone

Una carambola a otto giri dal termine costringe al ritiro Lorenzo, Dovizioso e Pedrosa, 2° Zarco, 4° Petrucci seguito da Rossi, 9° Morbidelli

MotoGP: Marquez inarrestabile a Jerez, frittata Ducati, 3° Iannone

L’assassino è sempre lui, il maggiordomo, ovvero Marc Marquez, che dopo il COTA si rivela nuovamente un rullo compressore, sbaragliando la concorrenza e trionfando in solitaria a Jerez. Più che un giallo, il Gran Premio di Spagna è a tutti gli effetti un thriller, degno del miglior Alfred Hitchcock. Già, perché quanto è accaduto a otto tornate dalla conclusione ha davvero dell’incredibile con la carambola che ha visto finire a terra in un solo colpo Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso.

Tutti e tre stavano lottando per il secondo posto, invece ecco quello che nessuno si aspetta, col 99 della Ducati che chiude troppo la traiettoria finendo contro Pedrosa e in seguito sbattendo su Dovizioso in piena traiettoria. Con la loro uscita di scena ringrazia Marquez che oltre a conquistare la vetta del Mondiale, riesce addirittura a scavare il solco nella classifica iridata: "Penso sia grandioso quanto fatto oggi - ha detto il 93 - non ero così convinto che poter vincere. Dani era più forte, però qua la gara è lunga e diventava fondamentale gestire. Alla fine siamo riusciti a ottenere questo importante risultato".

Alle spalle dello spagnolo Johann Zarco, che approfitta dell’uscita di scena delle Ducati: “Mi è mancata l’accelerazione – ha ammesso il francese – ho infatti faticato con Pedrosa, Dovizioso e Crutchlow. Speravo di avere delle possibilità di arrivare sul podio, anche se non ci credevo di vedere tutti e tre finire a terra”. A spuntarla nella bagarre per il terzo gradino del podio è Andrea Iannone:La scelta della gomma sbagliata mi ha fatto faticare parecchio, però sono felice del risultato - ha ammesso The Maniac- il podio è importante e bisogna continuare su questa strada”.

Nonostante il gap pesante dalla vetta, il pilota di Vasto precede in volata Danilo Petrucci, poi Valentino Rossi e Jack Miller. Dietro di lui Miller, Vinales, Bautista e un sorprendente Franco Morbidelli, autore del nono posto. Nella top ten Mika Kallio con la prima delle KTM. Da registrare i ritiri del poleman Cal Crutchlow e Alex Rins.   

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori  Lorenzo è uno scheggia, tanto da agganciare la vetta alla prima curva davanti a Pedrosa e Zarco Perde invece quattro posizioni Crutchlow, sopravanzato al termine della prima tornata da Marquez. Alle spalle del britannico Alex Rins, seguito da Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Poi Petrucci, Morbidelli e Vinales. Da registrare nel corso del secondo giro il ritiro dell’Aprilia di Aleix Espargarò, causa problema tecnico.

Mentre Lorenzo comanda la corsa, alle sue spalle Pedrosa rimane agganciato agli scarichi della Ducati, seguito da Marquez, che nel frattempo si è sbarazzato di Zarco. Guadagna una piazza anche Rossi, ottavo ai danni di Andrea Iannone. Per il Dottore trattasi però di una gioia effimera, dal momento che il pilota di Vasto si riprende la propria posizione alla tornata seguente.

Lorenzo prova a scavare il solco dopo soli quattro giri, ma alle sue spalle Marquez è indiavolato. Già, perché dopo Zarco, il 93 trova il varco per infilare anche Pedrosa. A separare i due connazionali ci sono solo tre decimi. Poi Pedrosa, Cutchlow,  Rins, Dovizioso e Zarco, con quest’ultimo vittima di un largo che gli ha fatto perdere terreno dai migliori. Dietro di lui Iannone e Rossi. In netta difficoltà Vinales, tredicesimo alle spalle di Franco Morbidelli.

Quando mancano venti giri alla conclusione ecco il primo colpo di scena, con la Suzuki di Alex Rins che finisce a terra. Lo spagnolo lascia quindi il quinto posto ad Andrea Dovizioso, seguito da Zarco, poi l’accoppiata azzurra Iannone-Rossi. Il Dottore sembra accusare i primi segnali di difficoltà con la gomma, a tal punto che Petrucci lo bracca da vicino.

I riflettori sono puntati però sulla testa della corsa, dove la gara è tirata. Quando mancano diciotto tornate alla bandiera a scacchi, Marquez rompe gli indugi, infilando Lorenzo all’ultima curva e prendendo il comando della corsa. Cade invece a terra Cal Crutchlow, il quale lascia il quarto posto a Dovizioso. Il forlivese suona a suo volta la carica, agganciando la terza piazza ai danni di Pedrosa. Nelle retrovie Petrucci trova invece il varco per sopravanzare Rossi e conquistare il settimo posto.

I primi quattro della classifica sono racchiusi in soli sette decimi, mentre Zarco accusa oltre due secondi dalla vetta della corsa. Ben sei quelli di Valentino Rossi, incalzato da Jack Miller con alle spalle Franco Morbidelli. Sprofonda Vinales, addirittura dodicesimo alle spalle di Bautista. Da registrare poi le cadute di Abraham e Luthi.

La vetta della corsa è ben salda nelle mani di Marquez, protagonista tra l’altro di una spettacolare traverso con la sua Honda, a causa della ghiaia lasciata in pista dalla moto di Luthi. Il 93 ha un margine di un secondo tondo su Lorenzo, mentre alle sue spalle Dovizioso è vittima di un lungo, tanto da regalare il terzo posto a Dani Pedrosa. Lo spagnolo della Honda non riesce però a mantenere la posizione, riconsegnandola al forlivese al giro successivo.

Mentre Marquez comanda la corsa, è incredibile quanto accade a otto giri dalla conclusione. Già, perché nel tentativo di riprendersi la posizione, dopo un sorpasso subito da Dovizioso, Lorenzo chiude troppo la traiettoria andando a sbattere contro Pedrosa, in seguito carambola sul forlivese, finendo tutti e tre fuori dai giochi.

Marquez ha quindi strada libere verso la vittoria, mentre Zarco lo segue a sette secondi. È invece bagarre nella lotta per la terza piazza, dove Petrucci, Iannone, Miller e Rossi sono racchiusi in un solo secondo. A spuntarla è Iannone, seguito da Petrucci, Rossi e Miller. Nono a sorpresa Franco Morbidelli. 


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