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MotoGP, Rossi: non ho il potere per bloccare Zarco

Valentino risponde con un sorriso alle accuse del manager del francese. Sulla M1 è d'accordo con Vinales: "il problema è l'elettronica"

MotoGP: Rossi: non ho il potere per bloccare Zarco

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Non è stata un buona giornata per Valentino Rossi. Oltre ai problemi sulla pista di Jerez con la Yamaha, in mattinata ha ricevuto un attacco da parte del manager di Zarco, Laurent Fellon, che ha sostenuto che sia stato il Dottore a bloccare sul nascere le trattative del rinnovo di Johann con la Yamaha.

Non capisco perché lo abbia detto, non è vero. Non ho nessun potere di veto sul mio compagno di squadra, figurarsi sul pilota di una terza moto. È stato molto fantasioso” ha risposto con un sorriso.

Chiusa la polemica fuori dalla pista, Valentino ha pensato ai suoi problemi in qualifica. Se fino a qualche anno fa Jerez era una pista disegnata per la M1 ora il vento è cambiato.

Più o meno le sensazioni sono le stesse che ho avuto ieri - è costretto ad ammettere - Al mattino con temperature più basse siamo un po’ più forti, con un passo non fantastico ma più vicino a quello dei migliori, mentre nel pomeriggio con il caldo vado in crisi con le gomme. Tutto diventa più difficile e il gap aumenta”.

Come, appunto, è successo in qualifica e il 10° posto suo e l’11° di Vinales sono lo specchio di una situazione che rischia di diventare drammatica.

Il decimo posto non è una buona posizione per partire - la riflessione di Valentino - È vero che non sono molto lontano dai migliori, ma il mio passo non è buono. Abbiamo provato tante cose, modificando il bilanciamento della moto, ho anche tentato di usare le gomme dure, ma nulla ci garantisce abbastanza velocità per lottare con i migliori”.

A differenza di quanto sta succedendo a Zarco, che sembra guidare una moto di un’altra marca vedendo il suo nome in prima fila.

In generale sembra che Zarco stressi meno le gomme, sia per via del suo stile di guida ma soprattutto per via della sua corporatura, è più leggero - la spiegazione di Valentino - È una caratteristica che ha avuto per tutta la sua carriera e su queste piste, dove il posteriore scivola molto, lui soffre meno e a essere più rapido”.

A questo punto non si può sperare neppure nel ‘miracolo’ del warm up che, in passato, tante volte ha salvato GP compromessi sulla carta.

Sarà una gara difficile, ma farò comunque il massimo per ottenere il migliore risultato possibile - la promessa di Rossi - Domani scopriremo quello che succederà. Proveremo a migliorare, a trovare la soluzione migliore ma sarà difficile perché sembra che le temperature siano destinate ad alzarsi. In tanti sono veloci e probabilmente dovrò lottare per una posizione non fantastica”.

Soprattutto dovrà, insieme alla Yamaha, fare tesoro di queste esperienze.

Al mattino perdiamo in accelerazione, non usciamo abbastanza forte dalle curve. Abbiamo diverse idee nella squadra, ma per me dipende maggiormente dall’elettronica - la sua opinione - Con il caldo, invece, per noi le gomme sono troppo morbide, sia l’anteriore che il posteriore. Ho provato la dura all’anteriore ma perdo molta aderenza e al momento non abbiamo una risposta”.

La domanda successiva è: questa situazione è destinata a ripetersi anche nei prossimi GP?

Dipenderà molto, fortunatamente, da pista a pista - la risposta - In circuiti dove la gomma posteriore soffre molto siamo in grande difficoltà. Dobbiamo lavorare tanto sull’elettronica, le altre moto sono molto più dolci e riescono a mettere a terra i cavalli. Penso ci vorrà un po’ di tempo, ma questa è la situazione attuale”.

VINALES: DEVO STARE TRANQUILLO E LAVORARE - Anche Vinales è d’accordo con il compagno di squadra e, naturalmente, per nulla contento per avere visto i progressi fatti ad Austin scomparire arrivati a Jerez. La situazione che descrive lo spagnolo è molto simile a quella disegnata da Valentino.

Con temperature basse la M1 va meglio, ma tutto quello che funziona al mattino non lo fa al pomeriggio - ha detto Maverick - Non so veramente cosa aspettarmi dalla gara di domani, il mio ritmo non è male ma neppure al livello dei migliori. Bisognerà partire e vedere cosa accadrà”.

L’elettronica è il punto chiave anche per lo spagnolo.

Abbiamo provato di tutto sul setup, ma i limiti rimangono identici - ha confessato - Quindi il problema deve essere l’elettronica. Devo solo restare tranquillo e continuare a lavorare”.

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