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MotoGP, FP2, Doppietta Honda: 1° Crutchlow, 2° Pedrosa

Terzo tempo per Zarco seguito da Iannone, 5° Marquez con caduta poi le Ducati di Dovizioso e Lorenzo, 9° Rossi poi Vinales

MotoGP: FP2, Doppietta Honda: 1° Crutchlow, 2° Pedrosa

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Honda alla riscossa, proprio così! Il secondo turno del venerdì ha esaltato il potenziale della moto giapponese, che ha messo in cassaforte le prime due posizioni. A sorpresa, a guardare tutti dall’alto, c’è quella di Cal Crutchlow, autore del riferimento in 1’38”614, circa sei decimi più veloce rispetto alla prestazione del mattino di Andrea Dovizioso. L’alfiere LCR ha quindi fatto la voce grossa, non da meno Dani Pedrosa. Giù il cappello per il pilota ufficiale, che come ben sappiamo un mese fa si è fratturato il polso in occasione del round di Rio Hondo.

Questo fine settimana lo spagnolo è sceso in pista senza utilizzare gli antidolorifici e il secondo crono alle spalle del britannico è un indizio da non sottovalutare. Già, perché fino a pochi minuti dalla conclusione era la sua la Honda più veloce, poi all’ultimo tentativo ecco la beffa chiamata Crutchlow.

All’appello nelle posizioni di vertice manca invece Marc Marquez (+0.249), costretto a consolarsi col quinto tempo. Nei minuti conclusivi della sessione lo spagnolo è stato vittima di una scivolata senza conseguenze alle curva sei, tanto da obbligarlo ad alzare bandiera bianca e a terminare in anticipo il turno.  Nonostante l’inconveniente, il pilota di Cervera conferma grande fiducia anche con gomma dura, a tal punto che nessuno è stato in grado di confermare il suo passo.

Il meteo di questo venerdì ha consentito ai piloti di spingere sull’acceleratore, tanto che il finale della sessione si è trasformato in una vera e propria qualifica. L’obiettivo era quello di riuscire a rimanere nella top ten, qualora domattina dovesse piovere. Ecco allora il colpo di reni da parte di Johann Zarco, capace di portarsi in terza posizione a soli 91 millesimi dalla vetta, braccato dalla Suzuki di Andrea Iannone. Il francese del team Tech3 si rivela il più veloce in sella alla M1, dal momento che Valentino Rossi incassa ben mezzo secondo dal transalpino (+0.634), seguito a nove decimi netti da Maverick Vinales. Una sessione in salita per il Dottore, che ha lavorato con gomma media, faticando soprattutto nel tratto centrale della pista, dove ha lasciato per strada decimi preziosi. È andata addirittura peggio al compagno di squadra, che si è affidato ad anteriore media e posteriore dura senza però trovare la giusta fiducia.

In casa Ducati il migliore è ancora una volta Andrea Dovizioso (+0.454), chiamato a svolgere lavoro comparativo con le due GP18. Il forlivese deve però consolarsi col sesto crono a mezzo secondo dalla vetta, seguito da Jorge Lorenzo a soli otto millesimi. Un turno non certo semplice per il maiorchino, impegnato sul bilanciamento della moto e il trasferimento dei carichi. Alle spalle delle due Ducati ufficiali, la GP17 di Jack Miller. L’australiano si assicura una posto nei primi dieci, mentre rimane fuori a sorpresa Danilo Petrucci (+1.109), addirittura sedicesimo alle spalle del rookie Nakagami con oltre un secondo da recupera. Non riescono ad entrare nella top ten nemmeno le Aprilia di Scott Redding e Aleix Espargarò, mentre per 27 millesimi rimangono beffati Pol Espargarò e Karel Abraham. Da registrare infine il diciannovesimo crono di Franco Morbidelli.   

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