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MotoGP, FP1: Dovizioso di misura su Marquez, 6° Rossi

Ma il 93 è quasi mezzo secondo più veloce con gomma media, 3^ la KTM di Pol Espargarò, poi Petrucci e Miller, 9° Vinales, 15° Lorenzo

MotoGP: FP1: Dovizioso di misura su Marquez, 6° Rossi

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Il solo ha accolto i piloti  della MotoGP a Jerez per i primo turno di prove libere e tutti ne hanno approfittato per mettere a posto le proprie moto e, negli ultimi minuti, per staccare un tempo buono in previsione delle qualifiche. C’è infatti tanto traffico in pista, con tutti i piloti alla ricerca del tempo, nonostante la caratteristiche del tracciato consentano pochi varchi per sorpassare.

La notizia buona di questo venerdì mattina è rappresentata da Andrea Dovizioso, che nel finale trova lo spunto per portare la propria Ducati davanti al gruppo, grazie al tempo di 1’39”268. Bastano quindi sette millesimi al forlivese per bruciare sul tempo Marc Marquez. Il forlivese ha scelto di usare la GP18 con la carena senza appendici, una scelta controcorrente rispetto a quella di Lorenzo e Petrucci, che invece hanno preferito le ali sulle loro Desmosedici.

Nel finale tutti i piloti sono scesi in pista con gomma soft, ma c’è subito un aspetto da chiarire. Già, perché con gomma media il 93 è quasi mezzo secondo più veloce rispetto alla concorrenza.

Proprio con quel tipo di pneumatico, Marc ha infatti comandato il turno assieme a Cal Crutchlow fino a cinque minuti dal termine. Il britannico del team LCR archivia il turno con l’ottavo crono (+0.280), seguito a undici millesimi dalla Yamaha di Maverick Vinales. I tempi della FP1 sono comunque ristretti, perché in un secondo troviamo ben diciotto piloti.

Tornando alle posizioni di vertice, stupisce il terzo tempo realizzato da Pol Espargarò a soli 43 millesimi dalla vetta, crono che lo spagnolo ha fatto segnare nella scia di Valentino. Alle spalle del portacolori KTM si inseriscono poi le Ducati Pramac di Danilo Petrucci e Jack Miller, strette in soli 54 millesimi. Le Rosse precedono a loro volta la Yamaha di Valentino Rossi (+0.220), che sembra avere avuto delle prime risposte confortanti dalla sua M1 a Jerez.

Bisogna però sottolineare che la Yamaha del Dottore si rivela la più veloce in pista, seguita a 30 millesimi dalla M1 Tech3 di Johann Zarco. All’ultimo tentativo disponibile il francese ha trovato lo spunto per agganciare la settima piazza, scalzando dalla top ten la Suzuki di Andrea Iannone, undicesimo alle spalle della sorprendente Aprilia di Scott Redding (+0.317). Attardato invece il compagno Aleix Espargarò, costretto ad accontentarsi del tredicesimo crono, seguito dalla Honda di Dani Pedrosa e dalla Ducati di Jorge Lorenzo (+0.718). Il maiorchino sta ancora cercando la corretta posizione sulla Desmosedici e, per questo motivo, ha montato il supporto della sella della GP17 per cercare una migliore ergonomia. I sette decimi incassati dalla vetta sono la conferma dei limiti di Jorge.

È andata addirittura peggio a Franco Morbidelli, 23° con oltre un secondo da recuperare (+1.337), il migliore fra i debuttanti è stato così Takaaki Nakagami autore del 16° tempo davanti ad Abraham, Bautista e Rabat. Fatica Bradley Smith, che dal prossimo anno non farà più parte del team ufficiale KTM dopo l'ingaggio di Zarco. Il britannico è solo 20°, molto meglio di lui ha fatto Mika Kallio, wild card in Spagna, con il 12° tempo. Chiudono la classifica i debuttanti Simeon e Syahrin.

I TEMPI

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