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MotoGP, Dovizioso: troppo grande il gap dalle Honda

"Le sensazioni in sella però sono buone e credo potremo avvicinarci. Sono sorpreso dalle Yamaha, me le aspettavo molto veloci"

MotoGP: Dovizioso: troppo grande il gap dalle Honda

A Jerez Dovizioso dovrà ancora stringere i denti o potrà andare all’attacco? È la domanda a cui ha cercato di rispondere oggi e il suo 6° posto (dietro all’armata Honda più Iannone e Zarco) non gli ha tolto tutti i dubbi. La posizione non è disastrosa, ma sembra che i rivali diretti siano ancora un passo avanti.

È difficile fare una normale comparazione fra me e i miei avversari, perché loro nelle FP2 sono partiti con la gomme posteriore media usata, mentre io con la soffice nuova. Speriamo che la media vada meglio” scherza Andrea.

Cosa hai potuto capire?
Che il gap dalle tre Honda e anche da Iannone è troppo grande. Detto questo, ho comunque delle buone sensazioni in sella e ho trovato più divertente del solito guidare su questa pista. Credo che abbiamo la possibilità di migliorare e di avvicinarci ai migliori, anche perché non ho guidato in modo impeccabile”.

Qual è il maggiore problema?
Faccio fatica a raccordare l’entrata con l’uscita della curva. Inoltre la gomma posteriore si comportava in modo strano, ondeggiava molto, forse perché era troppo morbida. Io no ho guidato in modo preciso, ho fatto troppi errori, ma sono state tutte prove utili.

Qual è la parte della pista più critica?
La seconda metà del circuto, e soprattutto il terzo settore. Ci manca scorrevolezza a centro curva ma, ripeto, ho sensazioni buone”.

Non hai usato la carena con le ali, lo farai domani?
Sulla carta dovrei, ma io ho una mia idea e non lo farò (sorride)”.

Quanto è importante una buona qualifica in questa pista?
In circuiti stretti come questo è fondamentale partire davanti per non rischiare di perdere troppo tempo nei primi giri”.

Sembra che invece non dovrai preoccuparti troppo delle Yamaha ufficiali…
Sono sorpreso perché me le aspettavo molto veloci. Zarco è andato bene, anche Valentino in verità non è messo così male ma non è davanti. Però ci sono ancora due turni di prove per lavorare e tutto può ancora cambiare, per loro come per noi.


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