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Turni di prove libere a Jerez finite per i protagonisti della Moto3, con la temperatura dell’asfalto più alta ed i tempi sul giro più bassi rispetto a quanto registrato nella mattinata.
È di Niccolò Antonelli il venerdì spagnolo: con il suo 1’46”630 il romagnolo del team SIC58 Squadra Corse rifila quasi mezzo secondo a tutti, portando la Honda – ancora una volta – in cima alla lista dei tempi; in pole position a Losail, il numero 23 parte bene anche a Jerez, pista che apprezza molto. Paolo Simoncelli lo ha detto: "dopo Austin abbiamo parlato, ora Niccolò è più sereno, libero di esprimere il proprio talento".
Jorge Martin ha, nel computo dei risultati combinati, la seconda posizione nella lista; lo spagnolo del team Gresini – vincitore in Qatar ed in Texas, vorrà sicuramente ripetersi anche domenica.
Primo stamani, terzo oggi; Fabio Di Giannantonio rimane in alto, confermando la forza del team Gresini. Enea Bastianini con la Honda Leopard è quarto e, nel suo giro migliore, ha commesso un piccolo errore, perdendo la possibilità di fare anche meglio.
Quinto tempo nella classifica combinata per Aron Canet, sempre molto silenzioso nel box Estrella Galicia ma altrettanto veloce in sella alla sua NS 250RW; sesto il giapponese Toba, un ragazzo che, nello stile di guida, ricorda un po' un tale Noriyuki Haga.
Dopo Marcos Ramirez, ci sono Lorenzo Dalla Porta e Tony Arbolino; entrambi sono rimasti coinvolti e disturbati nel grande traffico in pista, proprio durante i tentativi decisivi. Per loro le posizioni finali sono l'ottava e la nona.
John McPhee e Philipp Oettl precedono Marco Bezzecchi, dodicesimo oggi e leggermente sottotono rispetto alle prove precedenti. Andrea Migno conclude sedicesimo, dopo Rodrigo, Suzuki e Masaki.
Sorprendente lo scorso anno, nei ranghi di mezza classifica oggi: diciannovesimo tempo per Jaume Masia con la KTM; Dennis Foggia è ventesimo, in alcuni passaggi il romano ha messo entrambe le ruote oltre i cordoli ed i suoi tempi sono stati annullati.
Rimanendo in casa Sky VR46, continuano le difficoltà per Nicolò Bulega: qui nel 2016 il numero 8 aveva centrato la pole ed in gara era salito sul secondo gradino del podio; sono passati due anni e, per il momento, il ventiseiesimo tempo, fa pensare che quelle prestazioni sembrano per lui irripetibili.
