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L’Abruzzo chiude le porte alle due ruote

Un’ordinanza vieta il transito a moto e bici sulle più frequentate strade panoramiche della provincia aquilana

Moto - News: L’Abruzzo chiude le porte alle due ruote

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Le strade da sogno circondate dal verde dei parchi nazionali e regionali abruzzesi resteranno un desiderio proibito per i motociclisti del centro Italia e i mototuristi che ogni anno non perdono occasione per scoprire nuovi scenari e borghi dell’entroterra regionale. Da oggi infatti scatta il divieto assoluto di circolazione su metà delle strade panoramiche abruzzesi.


Le motivazioni


L’ordinanza provinciale nasce in seguito ad un incidente, l’ennesimo purtroppo, che ha tolto la vita ad un motociclista molisano su una strada che lambisce il Parco Nazionale d’Abruzzo. Il provvedimento però interessa 25 tratti stradali, per un totale di 393 km di asfalto senza che al momento siano previsti interventi o date di fine divieto. Chi verrà sorpreso su due ruote tra le curve delle provinciali proibite rischia multe salatissime.


I percorsi vietati


Il provvedimento appena firmato limita a 30 km/h la velocità per le automobili ma vieta il transito a biciclette e motocicli. Un bel problema per alcuni abitanti di comuni lambiti dalle strade interessate, che a volte sono l’unica via di comunicazione con altri paesi e arterie stradali più grandi, che non potrebbero uscire in moto neanche dal garage. Tra le strade bandite ai motociclisti ci sono la Strada regionale Marsicana, che attraversa il Parco Nazionale d’Abruzzo, il versante aquilano della Salto-Cicolana, che arriva fino alle sponde del Lago del Salto, le strade regionali dell’Alto Liri e Valle del Liri, che portano fino al cuore della Ciociaria e addirittura 18 km di Tiburtina Valeria, unica alternativa alle autostrada A24 e A25 per raggiungere e partire da Roma. Lo stato del manto stradale in alcuni tratti è veramente critico, e la sicurezza viene prima di tutto, ma fa sorridere come la gestione di strade simili in nazioni che hanno un meteo meno clemente del nostro e volumi di traffico ben maggiori le strade non vengano mai chiuse, ma prontamente ripristinate.

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