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SBK, Honda spara la doppietta alla 24 Ore, 10° Canepa

GMT94 sbaglia e serve su un piatto d'argento il trionfo a FCC TSR, 2^ Honda Endurance Racing,  5^ Kawasaki, 7° Rolfo, 24^ Suzuki

SBK: Honda spara la doppietta alla 24 Ore, 10° Canepa

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Era la 40^ edizione della 24 Ore e non sono mancati i colpi di scena. Già, perché il copione è stato stravolto sul più bello, ovvero quando GMT94 iniziava ad intravedere la vittoria. Lo squadrone di Niccolò Canepa aveva infatti in mano il trionfo, ma a meno di sette ore dalla conclusione la scivolata di David Checa e in seguito quella del compagno Mike Di Meglio hanno mandato in fumo le ambizione del team di Christophe Guyot .

Gli errori pesano come macigni per gli alfieri della M1, a cui non resta che consolarsi con decimo posto che lascia sicuramente l’amaro in bocca. A raccogliere il testimone è quindi la Honda, protagonista di una memorabile doppietta con FCC TSR ed Endurance Racing. Josh Hook, Freddy Foray e Alan Techer hanno fatto valere il potenziale della vecchia Fireblade, precedendo quella di ultima evoluzione al termine degli 843 giri. Una domenica storica per la squadra, capace di mettere fine a un digiuno che durava da ben sei anni e vale allo stesso tempo la vetta del Mondiale con 95 punti, quattro lunghezze in più rispetto a GMT94.

Sul podio di Le Mans c’è anche spazio per la BMW de team Wepol Racing by penz13.com, affidata a Christian Iddon, Danny Webb e Michael Laverty, quest’ultimo chiamato a sostituire Alex Polita. La prestazione in terra francese conferma il potenziale della moto tedesca, nuovamente tra i primi tre dopo il round d’apertura dello scorso settembre al Bol d’Or.

L’abbiamo detto all’inizio: alla 24 Ore non sono mancati i colpi di scena, per maggiori informazioni chiedere alla Kawasaki, detentrice della pole. Una gara tutta alla rincorsa per la ZX-10RR, vittima di una caduta con Mathieu Gines e in seguito chiamata a fare i conti con alcuni problemi tecnici. Nonostante le difficoltà, i portacolori sono tornati in pista col coltello tra i denti, a tal punto da risalire dalla 50^ piazza fino al quinto posto alle spalle della Kawasaki del Team Bolliger Switzerland.

È andata sicuramente peggio a Yamaha YART, la cui R1 è stata demolita da Marvin Fritz dopo nemmeno cinque ore dal via. Un duro colpo da incassare, perché in due gare la squadra è ancora ferma a quota zero in classifica. Anche i casa Suzuki non sono mancati i problemi , prima la scivolata di Vincent Philippe, poi alcune noie meccaniche. SERT ha saputo comunque mantenere i nervi saldi, archiviando l’appuntamento francese in 24^ posizione.

Per quanto riguarda invece i nostri alfieri della pattuglia tricolore, da registrare il settimo posto al debutto di Roberto Rolfo con la R1, secondo nella Stock alle spalle della Yamaha di 3ART. Ritirato invece Kevin Manfredi, tra i favoriti della vigilia, così come Manuel Poggiali.

Archiviata la tappa di Le Mans, appuntamento al prossimo 12 maggio con la 8 ore dello Slovakia Ring.   

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