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MotoGP, Marquez schiacciasassi ad Austin, 3° Iannone

Lo spagnolo è di un altro pianeta al COTA, 2° Vinales, resta giù dal podio Rossi, 5° Dovizioso che torna leader del Mondiale per un punto

MotoGP: Marquez schiacciasassi ad Austin, 3° Iannone

La prossima volta dovranno farlo partire dall’entrata del circuito. Già, perché fermare uno come Marc Marquez al COTA è impresa impossibile. Austin si conferma ancora una volta roccaforte del 93, che mette in cassaforte il sesto successo consecutivo sul tracciato a stelle e strisce. Una corsa dominata dall’inizio alla fine quella del portacolori Honda, tanto da lasciare le briciole agli avversari.

Per lui si tratta della 62^ vittoria in carriera, la 36^ nella classe regina. Un ruolino di marcia da incorniciare che lo vede salire sul podio per la 102^ volta, di cui 64 in MotoGP: “E’ stata una questione di strategia – ha svelato il 93 - volevo spingere all’inizio e andare in fuga, dato che non avevo molta voglia di battagliare. Sono contento perché arriviamo in Spagna con un buon risultato”.

Alle spalle del vincitore la Yamaha di Maverick Vinales. Nulla da fare per l’alfiere della M1 di fronte allo strapotere del connazionale: “Mi sono divertito molto, nonostante qualche sofferenza con l’anteriore - ha spiegato - voglio dedicare la vittoria ad Hayden, il quale è sempre presente nei nostri cuori”. Nella festa tutta spagnola, non manca un tocco di tricolore. A tenere alta la bandiera italiana è infatti Andrea Iannone, al primo podio con la Suzuki:Sono molto felice per questa sensazione – ha dichiarato The Maniac – figlia del lavoro e allo stesso tempo della volontà di non arrendermi mai”.

Sul traguardo di Austin, il pilota di Vasto precede Valentino Rossi. Nella prima metà di gara il Dottore ha tentato di rimanere agganciato al connazionale, ma a differenza del compagno al 46 è mancato il passo, che ha permesso al 29 di fare la differenza nei suoi confronti. Quinto posto invece per Andrea Dovizioso, il quale ritrova la vetta del Mondiale per un solo punto su Marquez, sfruttando la caduta di Cal Crutchlow. Il forlivese piega in volta Zarco, poi uno stoico Dani Pedrosa, chiamato a fare in conti con il dolore al polso a seguito della frattura rimedia in Argentina.     

Nella top ten anche Miller, Rabat e A. Espargarò, mentre rimangono fuori  Lorenzo e Petrucci, autori di una prestazione in ombra, proprio come Franco Morbidelli, arrivato 21°.   

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Iannone e Marquez bruciano Vinales, agganciando le prime due posizioni. The Maniac si prende la vetta, ma deve fare i conti con la Honda numero 93, che alla curva 15 lo infila, soffiando la leadership. A braccarli è la Yamaha di Vinales, seguita dalla Honda di Crutchlow e la M1 di Valentino Rossi, tallonato da Johann Zarco. In rimonta anche Andrea Dovizioso, capace di raggiungere la settima piazza, seguito da Pedrosa, Lorenzo e Rins.

Dopo soli due passaggi Marquez e Iannone scavano il solco nei confronti di Vinales, mentre Valentino infila Crutchlow, mettendo nel mirino il compagno di squadra. I riflettori sono però puntati sulla vetta, dove The Maniac trova il varco per infilare lo spagnolo della Honda, ma sfortunatamente arriva largo, riconsegnandogli la posizione. Sbaglia anche Crutchlow, rimediando il doppio sorpasso di Zarco e Dovizioso. Nei primi dieci Pedrosa, Lorenzo e Rins, mentre in difficoltà Petrucci, addirittura sedicesimo. Ventesimo invece Morbidelli.

A dettare il passo è Marquez, il cui margine sale a oltre un secondo e mezzo nei confronti di Iannone. Vinales prova invece ad accorciare, portandosi dietro Rossi, Zarco e Dovizioso. La marcia dello spagnolo della Yamaha è incontenibile, tanto da agganciarsi agli scarichi della Suzuki numero 29. A 14 tornate dal termine giunge l’attacco in curva 1 che vale la seconda piazza. Tra le due Yamaha c’è quindi la GSX-RR, poi quinto Zarco con Crutchlow, Dovizioso e Pedrosa.

Il ritmo dettato da Marquez è incredibile, dal momento che Vinales deve fare i conti con un gap di oltre quattro secondi. Iannone non vuole però gettare la spugna rimanendo agganciato alla Yamaha numero 25 con Rossi alle spalle. Dietro di loro Crutchlow si riprende la posizione ai danni di Dovizioso, seguito da Pedrosa. Più staccato Alex Rins, che nel frattempo si è sbarazzato di Lorenzo.

Quando la corsa entra nella seconda metà di gara, ecco il primo colpo di scena, perché Cal Crutchlow rimedia una scivolata. Finisce a terra anche Syahrin. Nel frattempo Vinales riesce a rifilare un secondo a Iannone, lo stesso che separa Rossi dal pilota di Vasto. Alle loro spalle c’è invece il testa a testa tra Zarco e Dovizioso, seguiti da uno stoico Dani Pedrosa. Cade anche Alex Rins, lasciando la posizione a Jorge Lorenzo, undicesimo Aleix Espargarò.

A nove tornate dal termine la scorsa sembra scritta, perché Marquez ha ben cinque secondi di margine su Vinales. Nel frattempo Dovizioso tallona Zarco, separati di tre secondi da Rossi che li precede. Impressionante Pedrosa, chiamato a combattere col dolore in settima posizione davanti a Lorenzo. Per quanto riguarda invece i nostri italiani, 12° Petrucci, 19° Morbidelli.

Mentre Marquez viaggia sul velluto, sprofonda Lorenzo, tanto da scendere in undicesima posizione, infilato da Rabat, Miller ed Aleix Espargarò. A tenere alti i colori Ducati è Andrea Dovizioso, che si prende il quinto posto ai danni di Zarco.

Per Marc Marquez la strada è tracciata, di conseguenza diventa una semplice formalità mettere in cassaforte il sesto successo consecutivo al COTA. Alle sue spalle Vinales precede in volata Andrea Iannone, seguito da Rossi, Dovizioso e Zarco. Poi Pedrosa, Miller, Rabat e A. Espargarò. Fuori dalla top ten Lorenzo e Petrucci, 21° Morbidelli.   

    


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