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MotoGP, Marquez fa il vuoto nel warmup, 2° Vinales, 11° Rossi

Lo spagnolo si rivela imprendibile, rifilando sei decimi al connazionale, 4° Iannone, seguito da A. Espargarò e Dovizioso, 10° Lorenzo

MotoGP: Marquez fa il vuoto nel warmup, 2° Vinales, 11° Rossi

Il rischio pioggia è al momento scongiurato, perché c’è il sole ad illuminare il tracciato di Austin in occasione del warmup della domenica mattina. Nel turno che precede la gara il copione è quello visto fino a ieri con Marc Marquez ancora una volta imbattibile. Lo spagnolo abbatte infatti il muro dei 2’05”, bloccando il cronometro sul tempo di 2’04”988. Nessuno è stato in grado di tenere il ritmo del sei volte iridato, che ha sfruttato la sessione per lavorare con gomma dura al posteriore.

La stessa utilizzata da Maverick Vinales, costretto a fare i conti con un gap dal connazionale che arriva a superare i sei decimi (+0.616). L’alfiere della Yamaha si conferma come primo degli inseguitori, mentre Valentino Rossi insegue con l’undicesimo tempo a oltre un secondo e mezzo dalla vetta (+1.779). Una prestazione in chiaroscuro quella del pesarese, che a differenza del compagno è sceso in pista con la media.

Nei piani alti della classifica c’è poi spazio per la Honda di Cal Crutchlow (+0.709), un decimo più veloce rispetto ad Andrea Iannone. Anche The Maniac ha deciso di affidarsi allo pneumatico hard al posteriore con l’obiettivo di puntare dritto al podio nella gara che scatterà alle 21 italiane.

Lo stesso che insegue Andrea Dovizioso (+1.064), terminato sesto alle spalle della sorprendente Aprilia di Aleix Espargarò (+0.992). Un segnale incoraggiante per lo spagnolo della casa di Noale, un po’ meno per il forlivese, a cui è mancato il passo avanti sperato per il momento. Rimanendo in tema Ducati insegue Jorge Lorenzo (+1.765), terminato decimo alle spalle di Danilo Petrucci con un ritardo che supera il secondo e mezzo. Il maiorchino ha apportato una modifica nell’angolo di apertura che non ha però dato l’esito sperato.  A precedere le due GP18 la Suzuki di Alex Rins (+1.278) e la GP17 di Jack Miller (+1.501).

Rimane invece fuori dalla top ten Johann Zarco (+1.838), addirittura tredicesimo davanti all’Aprilia di Scott Redding. Il francese del team Tech3 ha scelto come opzione per scendere in pista la dura, utilizzata anche da Franco Morbidelli, soltanto 21° con circa tre secondi di ritardo. Un fine settimana complicato per il romano di Tavulia, rimasto nell’ombra. Costretto invece a faticare col proprio polso Dani Pedrosa, autore del diciannovesimo tempo nell’ultimo turno prima della gara.


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