Tu sei qui

MotoGP, FP1: Duello ad Austin tra Marquez e Rossi: 1° e 2°

La pista sporca non ferma il 93, imprendibile sul passo con gomma media, 3° Vinales seguito da Lorenzo e Crutchlow, 6° Dovizioso, 9° Zarco

MotoGP: FP1: Duello ad Austin tra Marquez e Rossi: 1° e 2°

Ad Austin non mancava l’attesa da parte dei piloti a seguito dei lavori per ridurre gli avvallamenti presenti sull’asfalto. Le aspettative sono state presto deluse, perché il turno inaugurale della classe regina ha messo in mostra un tracciato sporco e con assenza di grip.

Le ultime opere non hanno per niente convinto Piero Taramasso: “La pista è sconnessa e al momento i piloti non riescono ad avere alcun tipo di dato – ha commentato il responsabile Michelin – personalmente questa levigatura è una cosa molto strana, dato che qua in America la si utilizza prevalentemente per gli ovali. In teoria l’asfalto dovrebbe garantire maggiore grip, ma anche usurare di più gli pneumatici”.

C’è poi un aspetto su cui Taramasso si concentra: “Per quanto visto il tracciato è stato “fresato” in senso longitudinale, di conseguenza nelle curva c’è un effetto grattugia”. Insomma, la sensazione è quella di un turno che lascia numerosi interrogativi, anche se c’è una conferma su tutte. Si tratta di Marc Marquez. Nella sua roccaforte lo spagnolo ha già messo tutti in riga grazie al tempo di 2’05”530. Sarà solo il primo turno, ma il portacolori Honda ne ha approfittato per lavorare sul passo, rivelandosi incontenibile con gomma media dopo aver disputato quattordici tornate.

Alle sue spalle c’è Valentino Rossi (+0.396), staccato di meno di quattro decimi. Nel finale il Dottore ha trovato lo spunto per risalire la classifica, ma bisogna sottolineare che a differenza del 93, il 46 ha montato la gomma nuova soft nei minuti conclusivi. Se dobbiamo tracciare un bilancio di questo turno, guardando i cronologici Marc gira quasi un secondo più veloce rispetto alla concorrenza.

Alle spalle della coppia di testa c’è poi spazio per la Yamaha di Maverick Vinales (+0.727), che a differenza del compagno ha preferito non cambiare lo pneumatico. Notizie interessanti giungono invece da Jorge Lorenzo, la cui Ducati ha sfoggiato una carena alata di cui si vociferava nei giorni scorsi (+0.950), così come la KTM. Il maiorchino mostra di soffrire particolarmente nel secondo settore, dove sono presenti diversi cambi di direzione, ma può consolarsi nel vedere la sua GP18 davanti alle altre Rosse. Andrea Dovizioso (+1.204), infatti, si è dovuto accontentare del sesto crono alle spalle di Cal Crutchlow, mentre Danilo Petrucci è addirittura tredicesimo dietro all'Aprilia di Redding.

Tornando a dare uno sguardo alla top ten, stupisce il settimo tempo siglato dal rookie Nakagami (+1.480), davanti alla Suzuki di Andrea Iannone (+1.563) e la Yamaha di Johann Zarco (+1.594). Un avvio in salito per il transalpino, che si è dovuto fermare dopo nemmeno una tornata per del fumo che usciva dalla sua M1.

Nei primi dieci anche Alex Rins (+1.681), seguito dall’Aprilia di Aleix Espargarò (+1.901). In ritardo invece Franco Morbidelli, soltanto 19° a quasi tre secondi dalla vetta. In pista anche Dani Pedrosa, chiamato però a fare i conti con le precarie condizioni di salute a seguito della caduto di Rio Hondo. Lo spagnolo è ventunesimo, alle spalle Abraham e Miller.        

Articoli che potrebbero interessarti