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MotoGP, Dovizioso: lo scontro Rossi-Marquez condizionerà la stagione

"Non necessariamente in positivo o in negativo. In Argentina Marc ha perso punti, io ne ho guadagnati: era tutto nelle sue mani"

MotoGP: Dovizioso: lo scontro Rossi-Marquez condizionerà la stagione

Non sempre è facile rimanere fuori da certe situazioni, Dovizioso ha detto più volte di non volere intromettersi nella lotta tra Marquez e Valentino ma le domande non gli lasciano vie di fuga. “Meno male che avevo detto di non volerne parlare” scoppia in una risata. Volente o nolente è quello l’argomento sulla bocca di tutti, non solo nel paddock, e il ducatista è costretto ad affrontarlo.

Andrea, Valentino ha detto che ha paura di correre con Marquez, e tu?
No (ride) Non mi sono mai trovato in certe situazioni con Marc, ho battagliato molte volte con Marc ed è sempre stata una lotta aggressiva ma entro i limiti”.

Cosa succederà quando si ritroveranno faccia a faccia?
Vado sempre in Safety Commission e lo farò anche domani. Vedremo come verrà impostata ma non credo che ci saranno sia Valentino che Marquez”.

Cosa pensi del fatto che Marquez sia stato penalizzato in Argentina al contrario di Zarco che ha fatto una manovra simile?
Non voglio entrare in certe cose, non l’ho fatto tre anni fa in Malesia, non l’ho fatto dopo l’Argentina e non lo farò neanche ora. Ho le mie idee ed è giusto che me le tenga per me, anche perché non cambierebbe niente. Ritengo anche che sia giusto parlarne fra di noi per cercare una soluzione migliore, che non significa sia facile da trovare. Tutti i piloti hanno la loro opinione, non vorrei essere nei panni di chi deve prendere le decisioni”.

Questo scontro condizionerà il campionato?
Io non sono condizionato da quello che è successo, ma loro lo sono e questo influisce sugli altri. Il comportamento di Valentino cambia se si trova a lottare contro di me o se invece è contro Marc, è normale e inevitabile, siamo umani. Questo condizionerà il campionato, ma non necessariamente in positivo o in negativo: semplicemente, lo condizionerà.

Credi servano regole più precise?
Secondo me è impossibile fare un regolamento preciso che preveda ogni singola situazione. È anche vero che si può migliorare, bisognerebbe trovare un modo per limitare il più possibile l’interpretazione delle regole, ma non è realizzabile secondo me”.

Però il regolamento è chiaro in caso di spegnimento della moto sullo schieramento…
Bisogna cercare di migliorare e si deve parlarne a quattr’occhi”.

I piloti pagano per i propri errori, non dovrebbe essere lo stesso anche per la Direzione Gara?
Ne parleremo domani in Safey Commission”.

In Argentina a Marquez è mancata lucidità, è un punto debole da sfruttare?
Non ho la risposta. Credo che qualsiasi altro pilota nella stessa situazione non avrebbe fatto quello che ha fatto Marc, perché ha delle caratteristiche diverse da tutti gli altri. Forse sì, ma non lo so. In ottica campionato lui ha perso punti e noi ne abbiamo guadagnato qualcuno, questo risultato era tutto nelle sue mani. Questa è la realtà dei fatti e lo condiziona per il campionato: in una pista in cui poteva dominare non ha portato a casa punti”.

Però, nonostante un ride-through sarebbe potuto arrivare 5°…
“I punti bisogna portarli a casa, ce la giocheremo fino alla fine”.

Ora sei secondo nel campionato dietro a Crutchlow, te lo saresti aspettato?
Sono molto contento per Cal, è partito in un modo diverso già nei test, in Qatar era andato bene. È stata la dimostrazione che la Honda ha fatto un passo in avanti e che lui ha un diverso approccio. Penso che questa vittoria gli farà effetto positivamente. È uno dei piloti che può stare davanti, quanto e come non lo so”.

Cosa ti aspetti da Austin?
Ho anch’io dei punti interrogativi su questa pista. È vero che il fine settimana in Argentina è stato particolare, abbiamo trovato condizioni che non ci hanno permesso di lavorare di lavorare, ma comunque abbiamo fatto fatica su quella pista come accaduto l’anno scorso. Per questo sono curioso di scoprire il nostro livello di competitività qui ad Austin”.

Altri dubbi?
Dobbiamo capire se dopo le modifiche le buche siano diminuite. Hanno raschiato l’asfalto e bisogna vedere se l’aderenza sarà diminuita. Sulla carta non credo sia un circuito in cui potremo fare la differenza: come in Argentina, sarà uno di quei fine settimana in cui dovremo pensare a portare a casa punti. Pensiamo al podio, scopriremo poi se sarà un obiettivo possibile”.


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