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SBK, Davies e Rea a caccia della lode all'Università di Assen

Chaz sogna il colpo grosso sul tracciato dove il Cannibale ha dominato le ultime tre edizioni, Melandri mina vagante nella sfida tra i due

SBK: Davies e Rea a caccia della lode all'Università di Assen

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La Superbike non consente un attimo di respiro, perché il prossimo fine settimana si tornerà subito in pista, per il round di Assen. La Cattedrale o l’Università del Motociclismo, chiamatela come volete,  farà da sfondo a un nuovo confronto tra Johnny Rea e Chaz Davies. Grazie al podio di Gara 1 e al successo della domenica, il gallese del team Aruba è riuscito a ricucire il gap dal rivale e ora sogna il colpo grosso.

Occhio però al Cannibale, che in Olanda ha dominato le ultime tre edizioni. Il TT non presenta infatti lunghi rettilinei e questo aspetto potrebbe favorire la ZX-10RR del nordirlandese, chiamata a fare i conti nel 2018  con la riduzione dei numero di giri al motore. La novità regolamentare sta pesando come un macigno sulla moto giapponese, tanto che Sykes è ancora alla ricerca della retta via. Gli oltre dieci secondi incassati dal britannico al Motorland, sono la conferma delle difficoltà del 66, lontano parente rispetto alla scorsa.

Al Dutch i riflettori saranno tutti puntati sul duello Rea-Davies, non scordiamoci però del terzo incomodo, Marco Melandri. In Spagna il ravennate ha perso la seconda posizione nella classifica iridata, ma ora punta dritto al riscatto, facendo leva soprattutto sulle caratteristiche del tracciato. Anche al Motorland, la sua Panigale ha dimostrato di soffrire non poco i lunghi rettilinei, rivelandosi un cavallo imbizzarrito. A questo punto non resta che affidarsi al layout del TT, in cui i tratti misti dominano la scena.

Insieme a Davies e Melandri, a tenere alta la bandiera di casa Aruba anche Michael Rinaldi, il cui debutto in Spagna è stato da incorniciare. Il romagnolo ha saputo trovare da subito fiducia con la Panigale, tanto da tenere dietro l’Aprilia di Lorenzo Savadori. Per il portacolori Milwaukee l’Università del Motociclismo diventa quindi l’occasione per il classico esame di riparazione, lo stesso a cui dovrà sottoporsi Xavi Forés, dopo la caduta di Gara 2. Al  portacolori Barni sarà sicuramente rimasto del rammarico per aver buttato al vento la leadership della corsa sul più bello. Sul banco insieme a loro anche Jordi Torres e Loris Baz, le cui prestazione al Motorland sono state al di sotto delle aspettative.

In un tracciato suggestivo come quello del Dutch, ci dispiace non vedere al via Leon Camier. Come ben ricordiamo, l’alfiere Honda è stato travolto da Jordi Torres in Gara 1, rimediando un trauma toracico e la frattura delle costole posteriori. Al momento non c’è ancora l’ufficialità riguardo il suo forfait, ma le speranze di vederlo in moto nel fine settimana sono ridotte all’osso.    

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