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SBK, Aragon: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Davies e Rea si spartiscono il bottino al Motorland, in un fine settimana dove Melandri perde terreno dalla vetta, mentre Sykes sparisce

SBK: Aragon: il Bello, il Brutto e il Cattivo

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Bentornata in Europa Superbike! Dopo i round di Phillip Island e Buriram, le derivate sono finalmente sbarcate nel Vecchio Continente per il round di Aragon, dove Rea e Davies si sono divisi il bottino. Il successo di Gara 1 ha consentito al Cannibale di allungare nella classifica iridata, ma dall’altra parte il gallese è tornato in gioco, ritrovando la giusta via.

Soffre invece Melandri in un fine settimana che ha visto nuovamente il dominio Yamaha nella SuperSport e il debutto stagionale di Stock1000 e Sport300

IL BELLO Chi scegliere tra Rea e Davies? Nel dubbio vogliamo fare uno strappo alla regola e premiare la prestazione di Koen Meuffels. Una debutto da incorniciare per il pilota olandese nella Sport300, che ha trionfato in volata mettendo in riga i più esperti Mika Perez e Scott Deroue. Il prossimo weekend la categoria sarà di scena al TT e noi siamo convinti che Koen punterà a calare il bis davanti al proprio pubblico.   

IL BRUTTO In Spagna Aprilia cercava fortune e per poco Lorenzo Savadori rischiava di alzare bandiera bianca dopo nemmeno un giro di Gara 1. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene, anche se rimane tanto rammarico nel vedere la RSV4 così lontana da migliori. Tra una settimana l’esame di riparazione all’Università di Assen.  

IL CATTIVO Oltre ad essere un pilota, Marco Melandri potrebbe diventare a breve un cowboy, viste le sue abilità nel domare una Panigale che sembra a tutti gli effetti un cavallo imbizzarrito. Anche in Spagna i problemi sono proseguiti e lui non si è nascosto nel mostrare il proprio disappunto.  

LA DELUSIONE Il nuovo regolamento sta mettendo a dura prova le Kawasaki, tanto che i risultati di Tom Sykes parlano chiaro. La prestazione del 66 corrisponde forse a quello che è il vero livello di competitività della ZX-10RR, castrata di quasi mille giri. Dopo le difficoltà di Buriram, la musica è rimasta invariata anche ad Aragon per Tom, distante ben oltre i dieci secondi da Rea.   

LA CONFERMA Tutti gli indizi portavano a Markus Reiterberger e lui ha rispettato in pieno il copione. È solo la prima gara della stagione, ma il tedesco ex pilota Atlhea in SBK ha dominato dall’inizio alla fine il round della Stock. Impressionante il divario con i rivali, a cui nemmeno ha lasciato le briciole.

IL SORPASSO Sandro Cortese sta bruciando le tappe nella SuperSport e come se non bastasse ci ha regalato il più bel sorpasso del fine settimana, infilando in un solo colpo Cluzel e Caricasulo.

L’ERRORE Non vogliamo sapere cosa sia passato nella mente di Marco Barnabò quando ha visto la Panigale di Forés scivolare a terra, mentre era al comando della corsa. Lo stesso discorso vale per Randy Krummenacher, finito a terra quando era attaccato al treno dei migliori.  

LA SORPRESA “Di più non potevo aspettarmi”. Così ha detto domenica pomeriggio Michael Rinaldi, reduce dal settimo posto di Gara 2 Era la sua prima apparizione con la Rossa nella classe regina, ma il romagnolo ha saputo tenere il passo dei migliori, ritrovandosi ad un certo punto addirittura al quarto posto. La strada da seguire è quindi tracciata.

LA CURIOSITA’ Trattasi a tutti gli effetti di un monopolio. Già, perché dopo Phillip Island e Buriram, le Yamaha hanno dominato le prime quattro posizioni della classifica anche in Spagna. Spontanea sorge la domanda: chi invertirà il trend?

IO L’AVEVO DETTO Alex Lowes iniziava già a leccarsi i baffi dopo la prestazione della Thailandia, a tal punto da dichiarare: “Al Motorland abbiamo le carte in regolare per rimanere su podio”. L’alfiere Yamaha non aveva però fatto i conti con Ducati e Kawasaki.  

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