Marco Melandri ha cercato in tutti i modi di soffiare la vittoria a Chaz Davies, rimanendo aggrappato al compagno fino all’ultima tornata. Purtroppo una sbavatura ha compromesso i sogni di gloria del ravennate, che si è dovuto accontentare del terzo posto in Gara 2. È proprio da lì che parte l’analisi del portacolori Aruba.
“All'ultimo giro ho rischiato di cadere alla curva 3 perché ho perso la leva del freno posteriore – ha ricordato Marco - fortunatamente sono riuscito a rimanere in piedi, portando così a casa il podio. Personalmente lo giudico un buon risultato – ha aggiunto – anche se insieme alla squadra siamo consapevoli di poter fare meglio”
Ancora una volta la Panigale del ravennate sembrava essere un cavallo imbizzarrito. Impressionante come il 33 sia riuscito a domarla sul rettilineo a metà gara.
“In quell’occasione avevo perso il freno dietro – ha svelato - purtroppo ogni volta che provavo ad incrociare la traiettoria per fare un sorpasso, la moto iniziava a muoversi e non era semplice gestirla, dato che sembrava come imbizzarrita”.
Sul volto del romagnolo non manca quindi il disappunto.
“È frustrante essere veloci e non riuscire a vincere - ha ammesso – qua ad Aragon avevamo un passo molto competitivo, ma purtroppo non ho potuto essere aggressivo come avrei voluto. Faticavo infatti diversi settori del tracciato”.
In Gara 2 Melandri sognava in grande, invece ha dovuto fare i conti con i limiti della Panigale.
“Come ho detto non posso mai cambiare linea – ha ribadito – devo arrivare al punto che gli altri commettano degli errori per riuscire a vincere. Peccato per questo fine settimana, adesso ci prepareremo per Assen con l’obiettivo di essere veloci”.