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SBK, Rea vince vince ad Aragon piegando lo squadrone Ducati

Johnny è al secondo successo stagionale, il 56° in carriera. Davies e Fores sul podio, 4° Melandri, 8° Rinaldi. Paura per Camier, investito da Torres e portato all'ospedale

SBK: Rea vince vince ad Aragon piegando lo squadrone Ducati

Ha esultato con grande forza, Chaz Davies, appena tagliato il traguardo; l’incrocio di traiettorie multiplo tra la sua Panigale e quella numero 12 del team Barni si è risolto con un bel sorpasso in extremis, ma ciò non è bastato.

Più avanti di qualche decimo e decina di metri, Johnny Rea aveva già vinto; scattato bene dalla seconda partenza – sancita dopo la bandiera rossa esposta a seguito dell’incidente tra Camier, Torres e Savadori – il tre volte Campione ha duellato (un po') con Melandri, Davies e Fores, per poi sbarazzarsi delle moto rosse, grazie ad una staccata a ruota alzata ai danni della numero di Xavi ed un finale di gara irresistibile per chiunque altro:è stato abbastanza difficile per me – Johnny ha sorpreso tutti con questa dichiarazione – perché faceva freddo e si scivolava. Tuttavia, sono riuscito a vincere”. Ora il nordirlandese è a quota 56 affermazioni, solo 3 in meno di Carl Fogarty.

Se fosse partito meglio, probabilmente, Davies avrebbe anche potuto giocarsi la vittoria:ho rimontato ed ho dato il massimo – ha spiegato nel parco chiuso – considerando come era iniziato il weekend, questo secondo posto mi soddisfa”.

Ormai, lo spagnolo Fores è una solida realta. Primo di ogni pilota “indipendente”, il portacolori Barni è costantemente nelle posizioni valevoli per il podio:mi sono divertito – ha esclamato nel dopo gara – nonostante un feeling non perfetto con la mia Panigale”. E meno male che non aveva feeling, chissà cosa avrebbe fatto, altrimenti.

Velocissimo e protagonista per tutta la corsa, Melandri ha pagato il piccolo errore nelle battute finali, perdendo la possibilità di giocarsi una posizione sul podio.

Dopo la quinta piazza di Van Der Mark con la prima R1, sesta è la Ninja di Tom Sykes; anche oggi l’inglese non ha tenuto il ritmo dei primi tre, il compagno di squadra vince, mentre lui fatica a stare coi migliori.

Settimo Alex Lowes, grande debutto per Michael Ruben Rinaldi: il campione Superstock arriva ottavo, senza dubbi né paure, con sorpassi decisi ed autorevolezza; sfoggia il numero 21 e promette più che bene.

Nella feroce lotta per la top ten, il turco Razgatlioglu la spunta in nona posizione, prima di Ramos. Baz porta la BMW all’undicesimo posto, prima della Honda di Gagne e della RSV4 di Davide Giugliano, al ritorno in gara con la moto veneta. Hernandez e Savadori completano la zona punti, con il cesenate del team Milwaukee in sella dopo il botto rimediato nella prima partenza.

 

Classifica piloti: Rea 94, Melandri 80, Davies 77.

 

LA CRONACA – Dalla pole è Melandri a partire meglio ma nella seconda curva Rea salta il ducatista e passa al comando; anche Lowes e Sykes superano Marco, con Davies appena dietro al numero 33; Davies sorpassa il compagno di team e si mette in quarta posizione, appena dietro c’è Fores, Camier, Van Der Mark, Savadori e Torres nei dieci.

Rea ha qualche metro di vantaggio su Lowes, Sykes e Davies sono vicini alla Yamaha del britannico, che già derapa da tutte le parti; la temperatura dell’asfalto è bassa, le moto perdono aderenza molte volte nell’arco di ogni singolo giro.

Brutto incidente a metà in curva 11 nell’arco del terzo giro: coinvolti nel contatto sono Torres, Camier scivola e viene investito da Torres, cade anche Savadori, tutti e tre picchiano violentemente a terra. Le moto distrutte perdono pezzi sul tracciato ed è necessario soccorrere Camier sul posto. Viene sventolata la bandiera rossa che ferma immediatamente la corsa. Camier è stato portato al centro medico per ulteriori ed approfonditi controlli.

La gara riparte dopo circa 20 minuti, sullo schieramento di partenza non si presentano Camier, Leonov (il russo non era scattato nemmeno al primo via, dopo la caduta in Superpole 2) e Torres. Allo spegnimento del semaforo è ancora Rea il più rapido, con Lowes che supera Melandri; Sykes attacca la Ducati Panigale numero 33, Davies subisce l’attacco di Fores. Nel lungo rettilineo opposto a quello dei boz le velocità delle moto sembrano simili, Rinaldi è ottavo, Savadori decimo Giugliano diciassettesimo.

Fores si sbatazza di Sykes e mette la sua Ducati Barni in quarta posizione, prima di lui ci sono Rea, Lowes e Melandri. Sbaglia Rea e Lowes ne approfitta, ora è l’inglese del team Pata a condurre con la sua R1 ufficiale, a 14 giri dal termine. Nello stesso passaggio Davies supera Sykes e si prende la sesta posizione.

Johnny restituisce il favore a Lowes e torna in testa, Melandri è pronto ad attaccare la Yamaha e lo, con un ingresso fulmineo in una curva a destra in discesa; anche Fores si sbarazza di Lowes, con Davies pronto a copiare le altre due Ducati.

Chaz lo fa: con un attacco deciso, mette la sua Panigale davanti alla R1 blu, dopo Van Der Mark – che supera Sykes – anche Rinaldi si libera dell’inglese e si mette in settima posizione.

Ad 11 passaggi dal termine, Rinaldi sorpassa anche Lowes; ora il campione Superstock è sesto, al comando c’è ancora Rea, Melandri è secondo e deve difendersi dall’incalzante Fores.

Fores supera Melandri e si mette subito a caccia di Rea; lo spagnolo del team Barni è sul circuito di casa e che fa? Attacca il Campione del Mondo con una staccata micidiale e passa al comando delle operazioni.

La lotta più accesa in pista è quella per il nono posto, nella quale Ramos, Savadori, Gagne, Baz, Razgatlioglu, Mercado ed Hernandez se le suonano di santa ragione, fuori dalla zona punti Giugliano e Jacobsen. Cade l’argentino Mercado a 6 giri dal termine.

Molto più avanti, Fores, Rea, Melandri e Davies “ballano” per il successo: il numero 12 Barni è attaccato alla fine del rettilineo principale da Rea, che arriva con una frenata a ruota posteriore alzata; in pochi chilometri Johnny riesce ad accumulare un discreto vantaggio sulle tre Ducati guidate da Fores, Melandri e Davies.

Con Rea ormai scappato, il secondo posto è conteso dai tre ducatisti: Fores, Melandri e Davies consumano un duello all’ultimo sorpasso, incrociano le traiettorie più volte, sino all’errore di Melandri, lungo alla prima staccata.

Rea vince indisturbato e sale a quota 56 successi, Xavi Fores viene battuto sul traguardo dalla Ducati di Davies, che si prende il secondo grandino del podio.

 

 

 

 

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